Siamo andati in collina, a San Liborio una località di Piano di Sorrento (Na) a poco più di 200 metri sul livello del mare. Su Internet cercavamo le nozioni di base sull’agricoltura e tra le pagine in rete ci siamo imbattuti in una foto che ci ha fatto pensare. Una staccionata, tanto verde a separare i segni di una coltivazione e poi sullo sfondo il mare. La curiosità di quell’insieme ci ha portato davanti a quella stessa staccionata. C’era un vecchio signore; sembrava scrutasse centimetro per centimetro quella terra. Dopo averlo salutato gli abbiamo fatto cenno e al suo assenso abbiamo scavalcato la barriera di legno: “Ci dice cos’è l’agricoltura?” Gli abbiamo rivolto subito e senza indugio la nostra domanda. Con un sorriso ci ha risposto in dialetto, con una affermazione che sembra fosse anche un interrogativo: “La terra? Si la terra che ci regala da vivere!”
Tornati tra le pagine di Internet, Wikipedia ci suggerisce che l’agricoltura sarebbe nata 11.400 anni fa attraverso la domesticazione. La scoperta si ricollegherebbe ad un villaggio presso il fiume Giordano, a 15 km a nord di Gerico. E sembra che l’introduzione delle pratiche agricole, risalga in tempi remoti, ai nomadi che fondarono le prime aggregazioni urbane. L’Egitto che era basato sull’agricoltura, fu tra le prime popolazioni a utilizzare l´aratro in legno e la zappa. Sulle pagine dei libri di storia leggiamo che nel bacino del medioriente e del mediterraneo, l’uomo, abbandonata la vita nomade, per insediarsi stabilmente, cominciò ad addomesticare gli animali, ottenendo carne e latte, oltreché materie prime come lana e pelli.
Ai tempi d’oggi, l’agricoltura, così come la definiscono i dizionari, è l’attività economica che consiste nella coltivazione di specie vegetali. In Italia determina la formazione del 15% del Pil relativo all’agroalimentare, e dà lavoro al 4% della popolazione occupata. Gli addetti però sono in costante calo: 90lmila nel 2008, 924mi1a del 2007 e 982mi1a nel 2006. I giovani sono il 2,9% del totale, anche qui, di lunga molti meno che in Francia e Germania, esempi da un valore di 7,5% (fonte: Affari e Finanza, www.repubblica.it – 2009). La sua finalità principale è ottenere prodotti delle piante da utilizzare a scopo alimentare o non, ma sono possibili anche altre finalità che non prevedano necessariamente l’asportazione dei prodotti. Nella nostra cultura, l’agricoltura è popolarmente riferita allo sfruttamento delle risorse vegetali a fini alimentari, mentre lo sfruttamento delle corrispondenti risorse di origine animale (l’allevamento, ndr.), ne è quasi ritenuta antitetica, riflettendo il secolare dualismo pastore-contadino. A fini scientifici e giuridici, comunque, entrambe le materie sono riunite nell´accezione di agricoltura, che abbraccia la coltivazione delle piante, l’allevamento degli animali e lo sfruttamento delle foreste.
Andando nello specifico definiamo l’agricoltura come segue:
  • Agricoltura biodinamica: Tecniche di coltivazione e di allevamento spesso non molto diverse da quelle dell’agricoltura convenzionale, finalizzate a mantenere la fertilità del terreno, la salute delle piante e aumentare la qualità dei prodotti ottenuti. All’interno dell’agricoltura biodinamica si trovano pratiche colturali efficaci come il sovescio (consiste nel sotterrare piante erbacee allo scopo di arricchire il terreno di sostanze organiche). Non è stato tuttavia dimostrato che l’agricoltura biodinamica ottenga risultati migliori rispetto all’agricoltura tradizionale, nonostante quanto viene affermato dai suoi sostenitori.
  • Agricoltura biologica: Modalità di produzione basata sull’adozione di tecniche di coltivazione e di allevamento a basso impatto ambientale. I prodotti che si ottengono sono sani, ad alto valore nutrizionale ed esenti da contaminazione, provenienti da aziende polifunzionali ed ottenuti cercando di ridurre al minimo l’utilizzo di energie ausiliarie, se non quelle previste dal Reg. CEE 2092/91. L’agricoltura biologica è l’unica forma di agricoltura controllata in base a leggi europee e nazionali; ci si basa su un Sistema di Controllo uniforme in tutta l’Unione Europea. L’azienda che vuole avviare la produzione biologica notifica la sua intenzione alla Regione e ad uno degli Organismi di controllo e certificazione autorizzati dal Ministero delle politiche agricole e forestali. Le aziende agricole che producono con il metodo biologico devono documentare ogni passaggio della produzione assicurando la totale tracciabilità del prodotto biologico.
  • Agricoltura convenzionale: Prevede l’adozione di tecniche di allevamento e coltivazione tradizionali, in cui è previsto l’uso di prodotti chimici di sintesi a scopo fertilizzante ed antiparassitario.
  • Agricoltura integrata: Di norma presuppone l’adozione di tecniche di coltivazione e allevamento, che prevedono l’utilizzo di prodotti naturali ed un limitato impiego di prodotti chimici sintetici. Queste tecniche si inseriscono tra l’agricoltura convenzionale e quella biologica. Per questo tipo di agricoltura non esiste una legislazione comunitaria o nazionale di riferimento, ma solo provvedimenti a carattere regionale.
  • Agricoltura multifunzionale: Agenda 2000* riconosce il carattere multifunzionale dell´agricoltura in quanto produttrice di beni alimentari e base dello sviluppo equilibrato, a partire dalle aree rurali, ruolo che svolge nell´economia, nell´ambiente e nel paesaggio e per il mantenimento dell´identità culturale di vaste aree. La PAC ** ha previsto un regime di aiuti al reddito per sostenere la costruzione del modello europeo dell´agricoltura multifunzionale. La visione multifunzionale dell´impresa agricola e della pesca riguarda sia gli aspetti di impresa che produce sia beni alimentari e servizi vendibili (legati, per esempio, al turismo, all´artigianato, al tempo libero, ma anche al recupero dell´identità culturale e delle tradizioni) sia, valori esterni, quali l´eco-compatibilità, il benessere animale, la biodiversità, i quali rispondono ad una domanda che non è residuale, ma rappresenta un´aspirazione più profonda volta a ridefinire il legame che la società può intrattenere con la natura, attraverso l´agricoltura e gli agricoltori.
° Si definisce Sovescio l´impianto di una coltura erbacea con essenze in purezza o consociate, destinata ad essere totalmente interrata in funzione fertilizzante della coltura che la succede o dell´arboreto all´interno del quale è stato seminata.
*PAC è l’acronimo di Politica Agricola Comune. La PAC appartiene alle competenze condivise tra l’Unione europea (UE) e gli Stati membri. In virtù dell´articolo 33 del trattato che istituisce la Comunità europea essa si prefigge di assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori europei e una remunerazione equa agli agricoltori soprattutto grazie all´organizzazione comune dei mercati agricoli e al rispetto dei principi, fissati nella conferenza di Stresa del 1958, dell’unicità dei prezzi, della solidarietà finanziaria e della preferenza comunitaria. La PAC costituisce una delle più importanti politiche dell´Unione europea in cui le spese agricole rappresentano circa il 45% del bilancio comunitario. Maggiori informazioni su http://europa.eu/scadplus/glossary/agricultural_policy_it.htm
**Agenda 2000 è un documento strategico, adottato dalla Commissione europea il 15 luglio 1997, che presentava il progetto europeo all´orizzonte del 2000. Strutturata, di base su tre aree di intervento principali, in seguito, Agenda 2000, a seguito di un nuovo intervento della Commissione europea, ha previsto anche una serie di quattro misure, tra le quali la “riforma della politica agricola comune.
http://www.agricolturaitalianaonline.gov.it
http://www.politicheagricole.it