L’idrologia medica è quella particolare branca scientifica che si occupa delle azioni biologiche e degli effetti curativi delle acque, in particolare quelle minerali naturali termali. Riguardo alla cura con le acque, l’idroterapia termale comprende tutti quei metodi di cura che utilizzano l’acqua per la guarigione, in ogni forma (bagni, docce, etc.) o temperatura (acqua calda, fredda, vapore, ghiaccio). In ambito medico, per quanto riguarda terapie, riabilitazioni e metodiche di somministrazione dei mezzi termali si fa riferimento alla crenoterapia, la cura con le sorgenti di origine naturale.

CENNI STORICI 

La fondazione dell’idrologia, quale scienza del termalismo, è da ascrivere ai Greci. Erodoto fu il primo ad osservare in maniera sistematica i benefici delle acque termali, consigliando l’idroterapia. Ad esaltare le virtù terapeutiche delle sorgenti d’acqua minerale è stato Ippocrate (460 – 377 a.C.), nel suo trattato uso dei liquidi. Altri scritti dedicati agli effetti igienici e curativi dell’acqua sull’organismo umano sono inoltre contenuti nel Corpus Hippocraticum, la raccolta della dottrina medica ippocratica composta da circa una settantina di opere. È in epoca romana, più precisamente nell’età imperiale, che le terme raggiunsero l’espressione più elevata, anche in termini monumentali. Secondo Vitruvio, i bagni erano suddivisi in tre ambienti essenziali, rappresentati da frigidarium, tepidarium, calidarium, seguiti dal laconicum, la sauna. Al contrario, durante il Medioevo l’uso del bagno come pratica igienica ed edonistica cadde in disuso. Tuttavia si assiste alla nascita dell’idrologia a fini terapeutici, ambito di studio che si perfezionerà nel Rinascimento italiano, con i primi trattati scientifici sulle terme. Tra le opere più influenti, il De Thermis, scritto da Andrea Bacci (1571). I bagni si svilupparono invece in Oriente, nel mondo bizantino e in seguito nell’impero turco. In ambito europeo, è dal Settecento, con l’epoca dei Lumi, che si iniziò a sperimentare nuovi campi di intervento e metodiche di applicazione. Tra i nuovi studi si possono annoverare quello del medico inglese Sir John Floyer (1649 – 1734) e il suo The ancient ~vxpoXoinyia revived, or an Essay to prove cold Bathing both safe and useful (1702), un’indagine sul valore terapeutico del bagno freddo. Un altro lavoro degno di menzione è il pamphlet del medico scozzese James Currie (1756 – 1805), Medical Reports on the Effects of Water, Cold and Warm, as a Remedy in Fevers and Other Diseases (1797), considerato da alcuni la base scientifica dell’idropatia. Nel XIX secolo, pioniere degli interventi idroterapici è stato Vincent Priessnitz (1799 – 1851), originario della Slesia austriaca. Un importante ruolo nello sviluppo della pratica termale contemporanea è tuttavia da riconoscere al sacerdote bavarese Sebastian Kneipp (1821 – 97), che con la pubblicazione del suo volumetto La mia cura dell’acqua (1886) è stato il primo a classificare gli interventi terapeutici tramite acque generali e locali, per uso esterno e interno. Il metodo Kneipp si fonda su cinque principi: idroterapia, fitoterapia, movimento, alimentazione e stile di vita.

SCUOLE DI FORMAZIONE, UNIVERSITA´ E CORSI DI AGGIORNAMENTO

Master universitario di II livello in Medicina termale, talassoterapia e climatologia Medica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Milano

Master universitario di II livello in Medicina termale e idroclimatologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Parma

Master universitario di II livello in Idrologia medica e medicina Termale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Pavia

Master di I livello in Comunicazione e management del turismo termale e del benessere, Facoltà di Lingue, Università degli studi di Genova

Master di II livello in Benessere, alimentazione, sonno e medicina termale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Pisa

Master di II livello in Idrologia e medicina termale e dello sport, Facoltà di Farmacia, Università degli studi di Salerno

PRESENZA IN ITALIA ED EFFICACIA SULLA POPOLAZIONE

Il settore termale costituisce una importante componente dell’economia italiana. Sono in tutto 170 i Comuni che vantano almeno un centro termale sul proprio territorio, con una offerta complessiva di 370 mila posti letto. 378, le aziende che si contano sul territorio del Paese, e così distribuite: Nord, 46,8% – Sud, 38,1% – Centro, 15,1%. Secondo una stima, è circa l’84% degli italiani in età adulta a dimostrare un interesse verso queste forme di trattamenti (dati Federterme, 2009). Stando invece ai dati del rapporto Censis – La Repubblica (2010) sulla terza età, il 9,7% effettua almeno una volta l’anno cure termali.

TRATTATO DESCRITTIVO 

La cura con le acque minerali applicate all’organismo si esplica con modalità e tecniche diverse. L’azione delle acque termali si svolge per diretto contatto sulle mucose o sulla cute, e per assorbimento dei principi medicamentosi con reazioni generali di stimolo. Questa terapia è nota con il termine di crenoterapia, e si suddivide in crenoterapia esterna ed interna. Quella esterna prevede: balneoterapia (bagni con acque termali ad almeno 20°C e con un contenuto minerale pari ad almeno 1g/L); antroterapia (trattamento termico in grotta); peloidoterapia (uso di fanghi termali). Viceversa, quella interna prevede: idropinoterapia (uso terapeutico dell’acqua come bevanda); irrigazioni; inalazioni; insufflazioni tubo-timpaniche. Di norma, le specializzazione delle terme nel trattamento di malattie specifiche dipendono dalla loro ubicazione, ma soprattutto dalla natura e dalle caratteristiche dell’acqua di sorgente. In base alla loro composizione, si possono dunque distinguere: acque solfuree, salse, solfate e bicarbonate, tutte con particolari proprietà e differenti azioni benefiche sull’organismo. Sono quindi da considerarsi mezzi di cura termale le acque minerali, i fanghi e le grotte. Le patologie che possono trovare beneficio dalle cure termali sono molteplici: malattie reumatiche, dermatologiche, ginecologiche, vascolari, o.r.l. (otorinolaringoiatria) e malattie delle vie respiratorie, apparato urinario e gastroenterico.