Notoriamente conosciuta come lo studio della pratica e delle strategie dell´insegnamento, la Didattica è  una scienza aperta ed in continua evoluzione. A determinare il percorso formativo del docente (colui che insegna) sono infatti molti fattori, atti a rendere il maestro una figura sempre all´avanguardia, e in particolar modo capace di fronteggiare i numerosi e mutevoli problemi di una scienza fondamentale come quella dell´educazione scolastica. E´ a tal proposito che, in maniera sempre più diffusa, più che di una didattica tout court si tende a parlare di una strategia didattica. Nella  realizzazione dei progetti educativi e nella conseguente scelta di una metodologia svolgono un ruolo primario obbiettivi come:

  • rendere più facile l´apprendimento
  • raggiungere finalità educative che tengano conto delle caratteristiche dei singoli allievi.

Scopo primo della didattica è quello di creare una piattaforma, una struttura sulla quale possano avere luogo l´insieme delle attività sociali, conoscitive e motorie che l´alunno si appresta a ricevere dal docente. Quest´ultimo deve prima di tutto dimostrare forti capacità di adeguare le sue conoscenze alle diverse necessità dell´alunno.  Allo scopo di realizzare questo progetto il docente ha a disposizione numerose possibilità di intervento. Tra i più famosi metodi conosciuti oggi ricordiamo:

  • metodi affermativi (All´allievo viene richiesto di eseguire, attraverso imitazione, l´esempio del maestro)
  • metodi interrogativi (Corrisponde al metodo socratico maieutico, secondo il quale il maestro sottoponendolo a quesiti in un ordine preciso, induce l´allievo a ragionare da solo)
  • metodi attivi (Il maestro osserva solamente e fornisce all´allievo delle direttive, ma solo se chiamato in causa; l´allievo è libero di svolgere la propria attività secondo il suo desiderio e la sua propria metodologia)
  • metodi permissivi (il maestro fornisce materiale audio-visivo all´allievo)

Contrariamente a quanto accadeva in passato, all´ente scuola vengono oggi richieste, oltre alle normali attività formative, importanti funzioni di recupero, sostegno e riabilitazione, relativamente a studenti diversamente abili come:

  • paralizzati
  • down
  • psicotici e autistici
  • epilettici gravi

Agli alunni portatori di handicap è garantito il diritto completo allo studio. Secondo l’art. 12 della Legge 104/92 del 5 febbraio 1992 , infatti, “è garantito il diritto all´educazione e all´istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie” . Ciò che differenzia l´intervento educativo speciale da quello normalmente adottato, è che mentre in quest´ultimo l´insegnante si attiene a dei percorsi standard e, soprattutto, relativi all´apprendimento di allievi normodotati, nel primo invece è necessario mettere in pratica strategie educative ad hoc, nell´intento di operare l´integrazione scolastica di quei soggetti affetti da specifiche patologie. A questo scopo è necessario che il docente possa contare sull´affiancamento didattico di un sostegno. In relazione alle esigenze dell´alunno cui è chiamato a prestare il suo intervento, l´insegnante di sostegno collabora didatticamente e a pieno diritto con l´insegnante di ruolo, realizzando percorsi formativi che, seppur personalizzati, risultano pienamente allineati con l´operato del primo, secondo i programmi previsti dal ministero della pubblica istruzione. È la scuola stessa che provvede a segnalare al provveditorato agli studi della provincia la presenza di un determinato numero di alunni portatori di handicap e la necessità, per questi, di un sostegno didattico, e non solo . Questa particolare tipologia di insegnanti, infatti, svolge il suo intervento anche in ambito sociale, ed è prevista, all´interno delle loro mansioni, la collaborazione extrascolastica con la famiglia dell´alunno e le strutture socio-sanitarie presenti sul territorio. A seconda della gravità dell´handicap e allo specifico programma da realizzare, viene stabilito il numero di ore di attività di sostegno necessarie, le modalità dell´intervento e soprattutto le metodologie da seguire per il raggiungimento delle finalità previste.

Oltre alle lezioni frontali collettive, che l´alunno segue all´interno della classe nella quale è stato inserito, la scuola mette a sua disposizione una serie di sussidi didattici a scopo integrativo. Per un migliore ed ulteriore apprendimento e per l´acquisizione di una maggiore autonomia da parte degli alunni, vengono utilizzati, ad esempio, strumenti audiovisivi ed informatici di cui la stessa amministrazione scolastica provvederà a rifornirsi. Nella vasta gamma di soluzioni didattiche oggi a disposizione, l´uso del computer finalizzata alla formazione assistita, è sicuramente fra i metodi più innovativi. Una tecnologia all´avanguardia è in grado, infatti, di mettere a disposizione dei soggetti diversamente abili, una serie di ausili e di collegamenti in grado di superare quelle difficoltà che renderebbe loro impossibile l´utilizzo degli stessi. Si è riscontrato come l´utilizzo del computer e degli specifici softwares utilizzati a fini didattici, hanno reso possibile persino a studenti con gravi forme di handicap  di raggiungere importanti obiettivi.