Col termine parafarmacia si intende identificare un punto vendita simile alla farmacia, dove quindi sia obbligatoria la presenza di uno o più farmacisti professionisti, e che sia autorizzato a dispensare le seguenti tipologie di prodotti:
– farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP): quelli cioè che possono essere venduti al pubblico solo dal farmacista, ma senza l’obbligo di ricetta medica;
– farmaci da banco (O.T.C.): medicinali che, per la loro composizione e il loro obiettivo terapeutico, sono concepiti per essere utilizzati senza l’intervento del medico, sia per la diagnosi che per la sorveglianza nel corso del trattamento, e possono essere richiesti direttamente dal paziente;
– integratori alimentari;
– prodotti erboristici ovvero fitomedicine;

– fitofarmaci;
– farmaci omeopatici;
– farmaci veterinari (sia con obbligo che senza obbligo di prescrizione);
– prodotti cosmetici;
– articoli sanitari;
– prodotti alimentari e di dietetica;
– prodotti per l´infanzia e per l´igiene.

CENNI STORICI

In Italia la nascita delle parafarmacie va ricondotta al decreto Bersani (Decreto Legislativo n. 223/2006, definitivamente convertito con la Legge n. 248 del 4 agosto 2006) anche definito “decreto sulle liberalizzazioni”, che sancisce la liberalizzazione dei farmaci SOP E OTC, la cui vendita prima spettava esclusivamente alle farmacie.
Le misure contenute nel decreto si proponevano di rendere più dinamico il mercato, tutelare i consumatori (abbattendo i privilegi di alcune categorie sociali e aumentando la concorrenza in quei settori) e, in secondo luogo, di agevolare la lotta all´evasione fiscale (attraverso alcune procedure obbligatorie nei pagamenti). Di seguito, nel dettaglio, il decreto.
“Gli esercizi commerciali di cui all´articolo 4, comma 1, lettere d), e) e f), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, possono effettuare attivita´ di vendita al pubblico dei farmaci da banco o di automedicazione, di cui all´articolo 9-bis del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, e di tutti i farmaci o prodotti non soggetti a prescrizione medica, (previa comunicazione al Ministero della salute e alla regione in cui ha sede l´esercizio) e secondo le modalita´ previste dal presente articolo. E´ abrogata ogni norma incompatibile. 2. La vendita di cui al comma 1 e´ consentita durante l´orario di apertura dell´esercizio commerciale e deve essere effettuata nell´ambito di un apposito reparto, (alla presenza e con l´assistenza personale e diretta al cliente) di uno o piu´ farmacisti abilitati all´esercizio della professione ed iscritti al relativo ordine. Ciascun distributore al dettaglio puo´ determinare liberamente lo sconto sul prezzo indicato dal produttore o dal distributore sulla confezione del farmaco (rientrante nelle categorie di cui al comma 1) purche´ lo sconto sia esposto in modo leggibile e chiaro al consumatore e sia praticato a tutti gli acquirenti. Ogni clausola contrattuale contraria e´ nulla. Sono abrogati l´articolo 1, comma 4, del decreto-legge 27 maggio 2005, n. 87, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 149, ed ogni altra norma incompatibile”.

SCUOLE DI FORMAZIONE, UNIVERSITA´ E CORSI DI AGGIORNAMENTO

Sulla base di cinque paramentri fondamentali (produttività, attrazione, didattica, ricerca e rapporti internazionali) è stata compiuta su tutti i corsi di laurea italiani la classifica delle migliori università. Per quanto concerne la Facoltà di Farmacia (classifica realizzata da Censis e Repubblica 2010) l’Università di Bologna occupa il primo posto, seguita dall’ Università di Trieste e dall’Università di Padova. Per cui tra le migliori università in cui si può studiare Farmacia vi sono quelle di Bologna, Trieste e Padova. Tuttavia esistono in Italia numerose Facoltà di Farmacia in cui è possibile studiare tale disciplina scientifica. Tra esse ricordiamo le Università di Modena, Reggio, Pavia, Perugia, Ferrara, Milano, Genova, Siena, Chieti, Torino, Firenze, Sassari, Urbino, Cagliari e Catanzaro, Roma, Pisa e Calabria. In fondo alla classifica Napoli, Bari e Catania. Tra i Master, attualmente in corso, relativi alla disciplina scientifica di Farmacia vi sono: il Master in Management & Marketing farmaceutico a Napoli, Roma, Milano e Venezia la cui partecipazione consente di diventare figure professionali atte a rivestire ruoli di organizzazione, consulenza e gestione da svolgere tramite aziende pubbliche o private e tramite la libera professione, il Master in Farmacia Territoriale indetto a Torino. Esso ha l’obiettivo di formare farmacisti e migliorare le loro capacità manageriali con lo scopo di occuparsi dell’organizzazione e della gestione del personale e degli acquisti dei prodotti farmaceutici, dell’amministrazione e del rapporto con i clienti.

Tratto da Federfarma l´elenco completo delle facoltà di farmacia in italia:

Università degli Studi di BARI
Facoltà di FARMACIA
Via Amendola, 173   –   70126   BARI (BA)
Tel. 080 5442047  –   Fax 080 5442050

Università degli Studi di BOLOGNA
Facoltà di FARMACIA
Via Zamboni, 33   –   40126   BOLOGNA (BO)
Tel. 051 2099111  –   Fax 051 259034

Università degli Studi di CAGLIARI
Facoltà di FARMACIA
Via Ospedale, 72   –   09124   CAGLIARI (CA)
Tel. 070 657749

Università degli Studi della CALABRIA
Facoltà di FARMACIA
Edificio Polifunzionale Univ. Calabria   –   87036   ARCAVACATA DI RENDE (CS)
Tel. 0984 493787

Università degli Studi di CAMERINO
Facoltà di FARMACIA
Via Sant´Agostino, 1   –   62032   CAMERINO (MC)
Tel. 0737 402456

Università degli Studi di CATANIA
Facoltà di FARMACIA
Viale A. Doria, 6 Citta´ Universitaria   –   95125   CATANIA (CT)
Tel. 095 580554/336722  –   Fax 095 338015/222053

Università degli Studi “MAGNA GRAECIA” di CATANZARO
Facoltà di FARMACIA
Complesso “Nini´ Barberi”   –   88021   ROCCELLETTA DI BORGIA (CZ)
Tel. 0961 391131  –   Fax 0961 391490

Università degli Studi G.D´Annunzio di CHIETI
Facoltà di FARMACIA
Via dei Vestini, 31 Campus Universitario   –   66013   CHIETI SCALO (CH)
Tel. 0871 355384  –   Fax 0871 355391

Università degli Studi di FERRARA
Facoltà di FARMACIA
Via Fossato di Mortara, 17/19   –   44100   FERRARA (FE)
Tel. 0532 291111/291201  –   Fax 0532 291296

Università degli Studi di FIRENZE
Facoltà di FARMACIA
Viale Morgagni, 44   –   50134   FIRENZE (FI)
Tel. 055 4378102/434863  –   Fax 055 410825

Università degli Studi di GENOVA
Facoltà di FARMACIA
Via Brigata Salerno – Ponte   –   16147   GENOVA (GE)
Tel. 010 3532626/3993396  –   Fax 010 3532684

Università degli Studi di MESSINA
Facoltà di FARMACIA
Villa SS. Annunziata   –   98168   MESSINA (ME)
Tel. 090 358220/6766541  –   Fax 090 6766536

Università degli Studi di MILANO
Facoltà di FARMACIA
Via Balzaretti, 9   –   20133   MILANO (MI)
Tel. 02 20488325/29404233  –   Fax 02 20488266

Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA
Facoltà di FARMACIA
Via Campi, 183   –   41100   MODENA (MO)
Tel. 059 378568/9  –   Fax 059 373602

Università degli Studi di NAPOLI “Federico II”
Facoltà di FARMACIA
Via D. Montesano, 49   –   80131   NAPOLI (NA)
Tel. 081 7486412/7486102

Università degli Studi di PADOVA
Facoltà di FARMACIA
Via F. Marzolo, 5   –   35131   PADOVA (PD)
Tel. 049 8275367/8275328  –   Fax 049 8275366

Università degli Studi di PALERMO
Facoltà di FARMACIA
Via Archirafi, 13   –   90123   PALERMO (PA)
Tel. 091 6164554  –   Fax 091 6164766

Università degli Studi di PARMA
Facoltà di FARMACIA
Viale delle Scienze   –   43100   PARMA (PR)
Tel. 0521 905000  –   Fax 0521 905003

Università degli Studi di PAVIA
Facoltà di FARMACIA
Via Taramelli, 12   –   27100   PAVIA (PV)
Tel. 0382 507370/95  –   Fax 0382 529095

Università degli Studi di PERUGIA
Facoltà di FARMACIA
Via del Liceo   –   06123   PERUGIA (PG)
Tel. 075 5853472  –   Fax 075 5853416

Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE “Amedeo Avogadro”-Vercelli
Facoltà di FARMACIA
V.le F. Ferrucci, 33   –   28100   NOVARA (NO)
Tel. 0321 660601  –   Fax 0321 620421

Università di PISA
Facoltà di FARMACIA
Via Bonanno Pisano, 6   –   56123   PISA (PI)
Tel. 050 41581  –   Fax 050 40517

Università degli Studi di ROMA “La Sapienza”
Facoltà di FARMACIA
P.zza Aldo Moro, 5   –   00185   ROMA (RM)
Tel. 06 4950100

Università degli Studi di SALERNO
Facoltà di FARMACIA
Via Ponte Don Melillo   –   84084   FISCIANO (SA)
Tel. 089 962805/2803  –   Fax 089 962804

Università degli Studi di SASSARI
Facoltà di FARMACIA
Via Muroni, 23/A   –   07100   SASSARI (SS)
Tel. 079 228700/1  –   Fax 079 228745

Università degli Studi di SIENA
Facoltà di FARMACIA
Via Banchi di Sotto, 55   –   53100   SIENA (SI)
Tel. 0577 298264/7  –   Fax 0577 298257

Università degli Studi di TORINO
Facoltà di FARMACIA
Via P. Giuria, 9   –   10125   TORINO (TO)
Tel. 011 6707658  –   Fax 011 6707659

Università degli Studi di TRIESTE
Facoltà di FARMACIA
Piazzale Europa, 1   –   34127   TRIESTE (TS)
Tel. 040 6763724  –   Fax 040 6763527

Università degli Studi di URBINO “Carlo BO”
Facoltà di FARMACIA
Via A. Saffi, 2   –   61029   URBINO (PS)
Tel. 0722 305245

PRESENZA IN ITALIA ED EFFICACIA SULLA POPOLAZIONE


In seguito al decreto Bersani, la cui normativa, come già esposto, elimina l´esclusività della vendita alle farmacie dei farmaci SOP e OTC, la possibilità di poter diminuire i prezzi di tali farmaci SOP e OTC a totale vantaggio delle tasche dei consumatori ha consentito da subito un notevole aumento delle opportunità di lavoro per tanti farmacisti precari o senza lavoro.
E´ infatti in risposta al decreto che in Italia si sono diffuse a macchia d´olio le parafarmacie, in barba alle lobbies e agli anacronistici privilegi feudali ancora presenti nel nostro paese. Tuttavia non va dimenitcato che, ancora oggi in Italia, l´apertura delle farmacie è subordinata al criterio del numero di abitanti e della popolazione da servire. Ma il citato decreto offre la prima possibilità concreta ai farmacisti di svolgere la propria professione divenendo titolari di parafarmacie.
Malgrado in Italia l´inflazione sia in aumento per la crisi a tutt´oggi presente nei più svariati settori economici, l´ultima rilevazione da parte del ministero della Salute mostra che le parafarmacie attive al 10 aprile 2010 sono 3.206.
Secondo fonte ANPI (10 aprile 2010), si conferma il trend di crescita delle aperture (+ 57 parafarmacie) mentre nello stesso periodo si riducono sensibilmente le chiusure: 18 parafarmacie. Il segnale è chiaro ed inequivocabile e conferma l´interesse immutato dei farmacisti verso questa tipologia di esercizi.

TRATTATO DESCRITTIVO

Ancora oggi per molti non è chiara quale sia la differenza tra farmacie a parafarmacie. Cerco dunque di analizzare questo aspetto partendo da una breve precisazione riguardante i farmaci, ricordando che già a partire dal Gennaio 2003 è entrata in vigore una nuova suddivisione dei medicinali. Essi si distinguono principalmente in due Fasce, la A (farmaci essenziali e salvavita, per patologie gravi o croniche, gratuiti per il cittadino ed a totale carico dello Stato) e la C (utile per lenire fastidi di lieve entità e la cui spesa non è a carico del Servizio Sanitario Nazionale). Si possono dividere a loro volta in farmaci che necessitano della prescrizione medica, prodotti da banco che non necessitano d’alcuna prescrizione e farmaci su consiglio che potrebbero essere dannosi se assunti contemporaneamente ad altri farmaci). Secondo la nuova legislazione è completamente sparita la fascia B che comprendeva farmaci il cui costo era parzialmente sostenuto dallo Stato e la restante parte dal cittadino.
Detto ciò, la differenza sostanziale tra le due tipologie di esercizi commerciali sta nell´impossibilità delle parafarmacie di vendere farmaci di fascia A, ovvero quelli che necessitano di prescrizione medica e sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Per quanto concerne invece il personale non vi è differenza: sia farmacie che parafarmacie devono essere gestite obbligatoriamente da farmacisti iscritti all´ordine, e all´interno di ogni esercizio commericale dev esserci sempre almeno un laureato.

L´11 settembre 2006 a Brà, viene costituita l´Associazione Nazionale Prafarmacie Italiane (ANPI) grazie ad un nutrito gruppo di farmacisti italiani titolari di parafarmacie. I principali obiettivi di questo ente, che si autodefinisce apartitico e apolitico, sono:

– tutelare i diritti e le legittime aspettative degli operatori del settore commercio al minuto all´ingrosso sanitario, farmaceutico, parafarmaceutico, erboristico e similari;
– facilitare e coordinare i contatti con le ditte produttrici con lo scopo di ottenere migliori condizioni d´ acquisto per gli associati;
– promuovere la qualificazione e riqualificazione dei titolari e del personale operante nel settore;
– proporre ai competenti organi legislativi i provvedimenti ritenuti necessari alla promozione e attuazione del libero commercio nel settore di propria competenza;
– trattare i problemi concernenti i rapporti di lavoro del personale, con particolare riferimento alle caratteristiche delle parafarmacie, e stipulare i relativi contratti e accordi nazionali, provvedendo altresì a garantire, in sede periferica, l´unità di indirizzo e di attuazione;
– collaborare con gli Enti Pubblici e Privati di qualsiasi tipo, italiani e stranieri, che si occupino dei problemi sanitari.

La prima Assemblea Nazionale dell´ANPI, tenutasi in provincia di Piacenza il 6 ottobre 2006, vede grandi consensi e approvazioni relativamente alla nuova Legge 248 ed emerge l´interesse a valorizzare economicamente e professionalmente la categoria delle parafarmacie ed anche di far valere il diritto che la Legge sancisce, ovvero che tutti i farmacisti siano messi in condizione di poter svolgere onestamente la propria funzione sociale di operatori della salute che lo Stato gli assegna, dal momento dell´abilitazione all´esercizio della professione di farmacisti.
Da anni ormai l´ANPI dà un contributo essenziale nell´ambito del tavolo di lavoro per il monitoraggio dei farmaci da banco (unitamente a FEDERFARMA, ASSOFARM, ANIFA, Associazioni dei Consumatori) istituito c/o il Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero della Salute.