Le professioni sanitarie sono al centro della nostra vita. I professionisti del ramo sanitario sono tutti quegli specialisti necessari ed indispensabili per il normale svolgimento del servizio sanitario nazionale e dell’assistenza sociale, sia nel ramo pubblico che privato. Oltre ad essere professioni estremamente variegate, nel settore specializzato di competenza possono impiegare e manovrare apparecchiature molto sviluppate. Per disporre quindi sempre delle conoscenze aggiornate tutti i settori professionali promuovono e richiedono formazioni e perfezionamenti costanti.

Sono professioni sanitarie quelle riconosciute dallo Stato italiano e che, in forza di un titolo abilitante, svolgono attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Per avere un quadro di riferimento col quale orientarsi nelle differenti specializzazioni è utile fornire l’elenco completo delle singole professioni, suddiviso in cinque grandi gruppi, per un totale di ventisette figure professionali:
PROFESSIONI SANITARIE SPECIFICHE
  1. Farmacista
  2. Medico chirurgo
  3. Odontoiatra
  4. Veterinario
  5. Psicologo – Psicoterapeuta
PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E PROF. SANITARIA OSTETRICA
  1. Infermiere
  2. Ostetrica / o
  3. Infermiere pediatrico
PROFESSIONI SANITARIE RIABILITATIVE
  1. Podologo
  2. Fisioterapista
  3. Logopedista
  4. Ortottista – Assistente di Oftalmologia
  5. Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
  6. Tecnico Riabilitazione Psichiatrica
  7. Terapista Occupazionale
  8. Educatore Professionale
PROFESSIONI TECNICO SANITARIE
Area Tecnico – diagnostica
  1. Tecnico Audiometrista
  2. Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico
  3. Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
  4. Tecnico di Neurofisiopatologia
Area Tecnico – assistenziale
  1. Tecnico Ortopedico
  2. Tecnico Audioprotesista
  3. Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare
  4. Igienista Dentale
  5. Dietista
PROFESSIONI TECNICHE DELLA PREVENZIONE
  1. Tecnico della Prevenzione nell´Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
  2. Assistente Sanitario
A questo articolato e complesso insieme di figure, la normativa riconosce altri due gruppi di figure con funzioni di supporto ai professionisti sanitari:
ARTI AUSILIARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE
  1. Massaggiatore capo bagnino stabilimenti idroterapici
  2. Ottico
  3. Odontotecnico
  4. Puericultrice
ALTRE FIGURE
  1. Operatore socio-sanitario (OSS)
Alcune professioni sanitarie sono costituite in Ordini e Collegi, con sede in ciascuna delle province del territorio nazionale. Esistono attualmente: Ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Ordini provinciali dei veterinari, Ordini provinciali dei farmacisti, Collegi provinciali delle ostetriche, collegi provinciali degli infermieri professionali (IPASVI) e Collegi provinciali dei tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM). In merito ai provvedimenti di tali enti in materia disciplinare, di tenuta degli albi professionali e di elezioni degli organi direttivi, si può presentare ricorso alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS). In Italia, l’esercizio delle professioni sanitarie è consentito anche a chi abbia conseguito all’estero i titoli di studio e di abilitazione previsti, previo riconoscimento da parte del Ministero della salute.
A livello normativo, è la Legge n. 42 del 26 febbraio 1999 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie” che, descrivendo il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie, indica tre riferimenti per la definizione dell’ambito decisionale: il codice deontologico, il profilo professionale, gli ordinamenti didattici di base e post-base. Successivamente, nella Legge n. 251 del 10 agosto 2000 “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”, all’articolo 1, comma 1, si può leggere: “Gli operatori delle professioni sanitarie dell’area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva, […] utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell’assistenza”; e al medesimo articolo, comma 3, si indica che “il Ministero della Sanità […] emana linee guida per […] la revisione dell’organizzazione del lavoro, incentivando modelli di assistenza personalizzata”. Sul piano operativo, le nuove disposizioni legislative sanciscono pertanto l’introduzione di concetti innovativi, quali:
  • la responsabilità: intesa come la presa in carico del paziente da parte dell’operatore sanitario, che si accompagna alla cura e alla gestione della cartella infermieristica (che raggruppa in sé tutta una serie d’informazioni relative all’assistenza destinata al malato e nella quale vengono registrate tutte le fasi del percorso assistenziale);
  • la competenza: risultanza di un percorso formativo obbligatorio (il Diploma Universitario) e di un costante training sul campo (ECM, corsi di aggiornamento, eccetera);
  • il lavoro d’équipe: esplicativo della multidisciplinarietà imposta dal modello organizzativo e che comporta l’inevitabile coinvolgimento delle diverse figure professionali nel medesimo percorso di cura e di assistenza al malato.
Sono finiti, come si vede, i tempi lontani nei quali la figura autorevole del medico era affiancata da un coacervo di figure disparate e difficilmente classificabili. La Modernità, al contrario, si caratterizza per un costante incremento della complessità che, in campo socio-sanitario, si esprime sempre più attraverso una settorializzazione delle competenze e una serie di nuove tendenze, in sintonia con le rapide trasformazioni sociali.