Ne parliamo con il Dottor Danieli, responsabile del Poliambulatorio sito in Roma.

Il mondo ai giorni nostri si muove sempre più veloce, ormai abbiamo tutto a portata di mano per lavorare meglio ed ottenere risultati sempre più velocemente. Le innovazioni si rincorrono a grande velocità e la tecnologia si aggiorna quotidianamente. Questo si riscontra anche nelle tecniche fisioterapiche. La Fisiodanieli ne è sicuramente un esempio. Ce ne parla il dottor Danieli, responsabile del Poliambulatorio sito in Roma. La riabilitazione comincia da uno staff professionale e preparato per l’uso delle ultime tecniche e macchinari per fisioterapia.

Il primo mezzo per curare il paziente sono le mani del professionista della riabilitazione: esse sono uno strumento d’eccellenza per percepire i tessuti in sofferenza per trattarli in maniera mirata ed efficace. Oltre che con il massaggio esse vengono utilizzate per guidare il paziente nei movimenti terapeutici e nei posizionamenti della terapia posturale individuale, una tecnica che riequilibra le tensioni muscolari del corpo, restituendogli una forma perfetta ed un benessere per tutto l’organismo. Un macchinario che si integra completamente con le mani del fisioterapista è la Tecar®, che permette di raggiungere i tessuti più profondi con effetto antidolorifico e antinfiammatorio, facilitando il recupero dei tessuti e la loro irrorazione sanguigna, stimolando la loro capacità di auto guarigione. La Hilterapia® sfrutta un laser ad alta intensità, per agire velocemente sul tessuto muscolare con effetti immediati e duraturi sulla contrattura. Utilizzato dal fisioterapista, il fascio laser viene indirizzato grazie ad un manipolo, con precisione, sui punti più dolenti. Esso può essere impiegato anche per trattare patologie croniche come l’artrosi, ad esempio. “Queste terapie all’avanguardia – spiega il dottor Gianpiero Cutolo, medico specialista in medicina sportiva – vengono utilizzate anche per il trattamento dello sportivo, in uno studio fisioterapico infatti non può mancare un ultrasuono, o meglio il cryoultrasound®, che permette l’erogazione di ultrasuoni ad alte.