Assut Europe è un’azienda fondata nel 1991. Si tratta della più famosa fabbrica italiana di suture chirurgiche, ed è presente in molti Paesi, per la commercializzazione di una vasta gamma di dispositivi medici e sistemi biomedicali. Il fondatore di Assut Europe è Giuseppe Longo, ex venditore degli stessi materiali che ora produce. Un pioniere del settore, con trent’anni di lavoro alle spalle, ora ne ha 71 ed è la colonna portante dell’Azienda: «Non intendo andare in pensione », scherza, «almeno non per il momento». Un centro di ricerca Lo stabilimento produttivo, che si trova a Magliano dei Marsi (in provincia dell’Aquila) si estende su una superficie di oltre diecimila metri quadrati, e al suo interno sono presenti strumentazioni hi-tech per la realizzazione di suture chirurgiche e dispositivi medici, ma non solo: «oggi», dice il suo fondatore, «abbiamo anche un importante centro di ricerca e sviluppo». La capacità di innovare «la nostra azienda» prosegue Longo «è al servizio dell’innovazione nelle diverse specialità chirurgiche: generale, vascolare, cardio, toracica, ortopedica, ma queste sono solo alcune delle nostre aree di riferimento. Nel corso degli anni abbiamo ampliato e diversificato la nostra offerta, rivolgendoci a mercati sempre più specialistici. Oggi abbiamo un fatturato di quaranta milioni di euro l’anno, e possiamo contare sul valore e l’esperienza dei nostri 120 dipendenti, tutti italiani, anzi, abruzzesi: siamo nel cuore dell’Abruzzo, la fabbrica è a Magliano dei Marsi, e la scelta di valorizzare il territorio e le donne e gli uomini di questa terra, splendida, è stata ovvia.

Anche se io, per la verità, sono nato a Roma, non lontano da qui». Qual è il segreto del successo di quest’azienda italiana, nata e cresciuta fino a varcare i confini del Paese ed espandersi con tanta fortuna nel mercato estero? «Più che di fortuna, si tratta di un paziente lavoro costruito in decenni» spiega Giuseppe Longo. «Negli anni abbiamo verificato che le nostre suture chirurgiche – tutte realizzate in materiale antibatterico, e dunque altamente affidabili – incontrano il largo favore del mercato, sia per il grado di qualità raggiunto, sia per la ricchezza della gamma disponibile». «Abbiamo anche prodotti che sono nostre esclusive particolari, ideati da noi e brevettati, che hanno incontrato il massimo gradimento dei loro utilizzatori nelle sale operatorie», aggiunge Giuseppe Longo. «Come ad esempio il Filbloc, il nostro fiore all’occhiello ». Di che cosa si tratta? «È una sutura dentellata e con un sistema di “blocco” finale, che è stata il primo dispositivo chirurgico dotato di una combinazione unica: sul filo ci sono “dentini” che favoriscono l’auto-ancoraggio, e alla fine un dispositivo che “inchioda” il lavoro del chirurgo lì dove serve che sia ben fermato ». Questo metodo consente ai chirurghi di evitare di fare nodi o modificare le tecniche di sutura, e di agganciare e approssimare tra loro i tessuti in modo rapido e sicuro».

Nella fabbrica di Magliano dei Marsi si producono tutti i tipi di ausili chirurgici (fili, suture, e altri prodotti affini). Un settore molto particolare. «In Italia siamo rimasti ormai gli unici a produrre questo genere di articoli. E anche nel resto d’Europa, salvo piccole imprese analoghe in Germania, non abbiamo grande concorrenza. Quelle che riteniamo, invece, temibili avversari sono le aziende dei Paesi asiatici, a causa dei bassi prezzi dovuti principalmente alla differenza del costo della manodopera, con una differenza di dieci a uno, oltre il valore della qualità». Basata su logiche di total quality management, la Assut Europe è orientata alla soddisfazione dei clienti attraverso un’offerta focalizzata su prodotti certificati e di alta qualità, frutto di una costante attività di ricerca e sviluppo: «Abbiamo una squadra che fa ricerca, continua, sui materiali e sulle tecniche», conclude Giuseppe Longo. «Siamo fieri delle nostre risorse e contiamo per il futuro su una fortuna ancora maggiore». L’avventura del filo continua.