Con medicina preventiva ci si riferisce a quella branca della medicina tradizionale che si ripromette di contrastare l´insorgere e la diffusione delle malattie. Lo studio del rapporto tra l´uomo sano e l´ambiente in cui vive sono alla base dell´azione preventiva che, in primo luogo, si adopera alla conservazione e alla promozione,  specie attraverso l´educazione sanitaria, dello stato di buona salute.
Di norma l´intervento preventivo viene articolato in tre punti o livelli principali: primario, secondario e terziario. Fatta eccezione per l´ultimo, che in realtà corrisponde ad un intervento terapeutico vero e proprio, la cui azione preventiva è volta ad evitare un ulteriore peggioramento di patologie già in atto, i primi due si riferiscono rispettivamente all´azione di prevenzione vera e propria, volta  ad impedire l´insorgere della malattia stessa, e ad un suo accertamento diagnostico precoce. E´ nella prevenzione primaria che si inserisce la scienza dell´Igiene. Diversamente dall´opinione comune, l´Igiene è parte integrante delle scienze della medicina, di cui costituisce un vasto campo di indagine. Esso studia, in particolare, l´azione e le cause dell´allontanamento dell´individuo dal suo originario stato di buona salute e si ripropone  il potenziamento di quei fattori utili ad un suo pieno recupero.
A tal proposito si avvale dei risultati di altre discipline scientifiche che, nel loro complesso, originano gli studi sulle epidemie, meglio conosciuti come epidemiologici.
Igiene e medicina preventiva vengono articolate in diversi sotto gruppi, a seconda dei settori  di riferimento, tra i quali i più importanti sono:
  • dei trasporti
  • della scuola
  • del lavoro e dell´industria
  • mentale
  • militare
  • personale
  • urbana e ambientale.

CENNI STORICI

Da un punto di vista storico, la storia dell´Igiene è antichissima e si confonde con quella della medicina e della religione.
Nella Bibbia per esempio, o in altre scritture sacre, troviamo molti riferimenti a comportamenti igienici che si fondono con norme spirituali della religione stessa come, ad esempio:
  • divieto di consumare certi cibi
  • prescrizioni di riposo periodico
  • imbalsamazione dei cadaveri.
Tuttavia l´Igiene vera e propria, come scienza cioè, è relativamente giovane. E´ infatti solo nei secoli XVIII e XIX che, in seguito alla diffusione del pensiero positivistico, anch´essa  fu ammessa all´interno delle scienze sociali.
Di norma la storia dell´igiene viene articolata in tre  principali periodi.
Alla prima fase sono ascrivibili le scoperte epidemiologiche relative a malaria, vaiolo e beri-beri che risalgono più o meno al  XVIII.
La seconda parte, invece, si riferisce alla grande stagione delle scoperte epidemiologiche, e all´impegno di molti scienziati nel cercare le soluzioni alle varie patologie in corso. Nei paesi più sviluppati l´industrializzazione portò ad un duplice risultato. Se da una parte, infatti, le scoperte che avevano portato allo sviluppo industriale ponevano le basi per l´inquinamento atmosferico di oggi, dall´altra fecero acquisire importanti e necessari risultati anche in campo medico, specie epidemiologico.
La terza parte riguarda la nascita, in concomitanza con l´espansione industriale, di numerose discipline a sfondo igienico, sempre più specializzate, come ad esempio:
  • igiene del suolo
  • igiene dell´aria
  • igiene dell´acqua e molti altri.
Inevitabilmente gli intenti dell´igiene divennero sempre di più, col desiderio, da parte delle autorità statali, di richiamare la società ad una miglior tenore di vita e all´educazione sanitaria. Di qui in poi in ogni paese occidentale vennero sviluppandosi una serie legislazioni ed organizzazioni sanitarie volte a mettere in pratica e a garantire la qualità sana della vita per tutti. L´interesse sempre crescente per l´igiene ha fatto si che, accanto agli organi nazionali, se ne creassero altri internazionali, volti anche loro alla salvaguardia e al rispetto dell´ambiente e della persona su scala internazionale.
Tra queste c´è sicuramente l´OMS (Organizzazione mondiale della sanità) nato nel 1948 con mansioni di coordinamento e di sostegno nei confronti dei paesi bisognosi.
Se nelle prime due fasi l´igiene è stata in grado di eradicare completamente malattie e morbi epidemici come  vaiolo, malaria, peste, colera e tifo esantematico, in quella moderna, la terza, ha contribuito alla riduzione delle malattie endemiche quali tubercolosi, poliomelite, difterite e molte altre. Nel raggiungimento di tale obbiettivo hanno contribuito non poco una politica volta ad un rispetto sempre maggiore nei riguardi dell´ambiente e le campagne statali di vaccinazione e prevenzione.

SCUOLE DI FORMAZIONE, UNIVERSITA´ E CORSI DI AGGIORNAMENTO

Per accedere ai corsi di specializzazione in Igiene e medicina preventiva occorre aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia. Il corso di specializzazione ha una durata di 5 anni e fa parte dell´offerta formativa specialistica dei seguenti istituti e dipartimenti universitari italiani: Ancona, Catanzaro, Firenze, Milano Statale, Milano Bicocca, Napoli Federico II, Napoli seconda Università, Padova, Perugia, Pisa, Roma Cattolica, Roma IUSM, Roma Tori Vergata, Siena, Bari, Cagliari, Ferrara, L´Aquila, Messina, Milano Bocconi, Milano Cattolica, Modena, Pisa, Roma La Sapienza, Torino, Verona.

TRATTATO DESCRITTIVO

Il campo d´indagine dell´igiene e della prevenzione medica è veramente vasto. La sua descrizione va quindi articolata nei diversi settori di applicazione. E´ d´obbligo qui descrivere brevemente l´Epidemiologia che una delle scienze più importanti di cui l´igiene si avvale nella sua volontà di prevenzione della diffusione delle malattie infettive e da contagio.
La scienza delle epidemie o Epidemiolgia, infatti, studia l´entità delle epidemie e la loro distribuzione all´interno della collettività, come pure  i fattori che ne scatenano l´insorgere. L´indagine epidemiologica parte dalla rilevazione dei dati patologici per poi, in maniera induttiva, risalire ai fattori individuali, ambientali e temporali che li hanno generati.
Essa può essere suddivisa in tre principali tipi:
1.Descrittiva: studia le dinamiche di un fenomeno morboso  all´interno di un contesto ben definito;
2.Analitica: indaga le relazioni esistenti tra un fenomeno morboso e le connessioni che questo può avere con fenomeni sociali, ambientali;
3.Sperimentale: valuta gli effetti degli interventi della prevenzione sulla popolazione;
Le acquisizioni della ricerca epidemiologica e le indagini delle scienze dell´igiene hanno portato negli ultimi tempi all´attuazione e alla realizzazione di progetti di prevenzione che hanno ridotto incredibilmente la diffusione di molte malattie infettive.
Tali risultati hanno portato alla nascita di una vera e propria Educazione sanitaria, che attraverso la diffusione di norme igieniche di base, hanno  portato ad una sempre maggiore coscienza sanitaria.

Igiene Mentale

Genericamente vengono comprese nell´igiene mentale tutte quelle attività e metodologie volte al recupero della salute mentale dell´individuo all´interno della società. L´igiene definisce mentalmente sano l´individuo in cui non compaiano sintomi psichiatrici di rilievo patologico, e che sia socialmente integrato nella propria collettività. L´oggetto del suo studio, quindi, non è tanto la malattia, quanto il benessere psichico, gli elementi che lo favoriscono e quelli che lo compromettono. Quella dell´igiene mentale è prima di tutto una riflessione sulla società e sui suoi mali, quei mali che impediscono ad ogni individuo di trovarsi a proprio agio nel suo ambiente, di provare gioia e soddisfazione nelle proprie Organizzazione mondiale della Sanità), si impegna da sempre alla realizzazione di una serie di progetti  preventivi, atti alla promozione della salute mentale e alla lotta alle discriminazioni e alle ineguaglianze non solo di natura psicologica, ma anche economica e sociale.

Igiene Militare

L´igiene e la prevenzione medica in ambito militare costituiscono parte a sé stante, pur ricalcando gli stessi sotto gruppi sopra elencati.
In ambito militare avremo quindi la seguente suddivisione:
1.arruolamento
2.prevenzione
3.alimentazione
4.approvvigionamento idrico
5.ambiente
6.vestiario militare
L´igiene militare si preoccupa in prima analisi di arruolare personale che risponda a caratteristiche sanitarie psico-fisiche ben precise.
L´arruolamento, infatti, prevede una serie di procedure atte a verificare l´idoneità o meno del soggetto all´attività militare e che ne realizzano il profilo sanitario, articolato in quattro categorie somatico-funzionali:
  • costituzione organica
  • apparato locomotore
  • apparato uditivo
  • apparato visivo
La prevenzione e lo studio epidemiologico in campo militare ha una sua specifica rilevanza solo in relazione al periodo bellico. Di norma, in ambito militare, la prevenzione medica avviene attraverso procedimenti ben precisi che genericamente si articolano in un accertamento della malattia, presso laboratori o ospedali militari, l´isolamento del soggetto affetto e la denuncia verso gli enti sanitari di riferimento sia civili che militari. In tempo di guerra tali procedure devono essere rispettate con particolare rigore e devono assolutamente essere estese anche ai prigionieri. Di particolare  interesse è la profilassi immunitaria cui vengono sottoposti gli ambienti militari.
La vita militare, infatti, sottopone i suoi professionisti a notevoli fattori di rischio, prevenuti attraverso una serie di sistematiche vaccinazioni, atte a proteggere il sistema immunitario, e una corretta alimentazione. In prima analisi l´alimentazione negli ambienti militari dev´essere sana. Sono esclusi tutti quei cibi geneticamente modificati o alterati chimicamente. Il rapporto qualità-quantità dev´essere tra i più alti e la razione di cibo, oltre a soddisfare le necessità energetiche e nutrizionistiche, deve inoltre rispondere ad altrettante notevoli qualità organolettettiche e devono essere consumati in ambienti dignitosi e confortevoli.
A prevenire l´insorgere di malattie e la loro diffusione concorre soprattutto la questione relativa all´acqua. Un funzionante approvvigionamento idrico, infatti, oltre a garantire il giusto apporto di acqua potabile è necessario all´igiene personale della collettività militare, nonché alla pulizia degli ambienti di lavoro. Lo spostamento sempre più frequente degli enti militari stabili fuori dai centri abitati è volto ad evitare il sovraffollamento delle antiche caserme, ormai non più in grado di accogliere l´elevato numero di militari di professione, e soprattutto alla costruzione di nuovi edifici che tengano conto delle nuove esigenze igieniche. Di rilievo sono anche gli studi epidemiologici condotti sul vestiario militare che deve rispondere a diverse, e spesso inconciliabili, necessità tra cui, al primo posto, comfort ed efficienza per lo svolgimento dell´attività lavorativa.

Igiene dei Trasporti

Lo studio dell´igiene condotto relativamente ai trasporti nasce dalla sempre maggiore incidenza che questi hanno nella vita del cittadino e della società. A seconda dei diversi tipi di trasporto, che sia terrestre o aereo, urbano o extraurbano, avremo differenti specifiche indagini di ricerca.
Possiamo articolare lo studio dell´igiene dei trasporti come segue:
  • su rotaia
  • su strada
  • urbani
E´ con particolare attenzione che il settore dei trasporti opera le azioni di prevenzione alla diffusione delle malattie. Nelle stazioni ferroviarie e sui mezzi pubblici su rotaia si concentra un numero di persone elevato in spazi ristretti, che determinano fattori di rischio di contagio elevato. E´ a tal fine che il servizio sanitario, in riferimento al sistema ferroviario, prevede e fornisce, per il personale delle ferrovie dello stato, la disponibilità di mezzi di prevenzione tramite vaccini, disinfettazioni e disinfestazioni dei mezzi di trasporto, come pure degli strumenti di lavoro.
Oggetto primario nell´azione di igiene e prevenzione ferroviaria riguarda soprattutto il trasporto di animali, merci particolarmente pericolose, alimenti e bevande, e soprattutto sostanze radioattive. A quest´ultime è riservato un vero e proprio trattamento di imballaggio sottoposto ai più severi controlli e non solo. Le ferrovie dello stato infatti stabiliscono, per il trasporto pericoloso, mezzi di locomozione adeguati nonché veri e propri percorsi lungo le stazioni del territorio nazionale adibite al loro trattamento. Vengono inoltre rispettate leggi severissime sull´igiene delle stazioni ferroviarie stesse, in relazione soprattutto agli impianti di areazione e riscaldamento, di potabilità dell´acqua, come pure, se presenti, dei diversi servizi di ristorazione per gli utenti e delle mense aziendali per i dipendenti.
Riguardo al trasporto su strada, l´intervento di prevenzione sanitaria opera in diretta collaborazione col ministero dei trasporti nella promozione e la diffusione dell´educazione stradale, con particolare riferimento a:
  1. Rete segnaletica (il controllo sistematico sullo stato e sul funzionamento dell´insieme dei segni stradali atti alla regolamentazione della circolazione stradale).
  2. Veicoli (controllo periodico sullo stato dei veicoli allo scopo di evitare incidenti dovuti al loro mal funzionamento).
  3. Conducenti dei veicoli (a parte gli obblighi e le norme per il conseguimento della patente di guida previsti dal codice della strada, la prevenzione sanitaria si preoccupa di regolare l’assunzione di alcol e  medicinali e le disposizioni di sicurezza previste per i passeggeri, specie se minori).
Così come i trasporti ferroviari, anche i trasporti urbani, o più comunemente mezzi pubblici, sono luoghi ideali per la diffusione di malattie infettive e sono sottoposti ai più severi controlli da parte delle autorità sanitarie del settore. Anche qui le norme sanitarie di prevenzione per la sicurezza del personale è attuata attraverso la duplice azione di disinfezione e disinfestazione degli abitacoli,  nonché la periodica assistenza medica.

Igiene dell´industria e del lavoro

Stato di salute e sicurezza sul lavoro sono i principali compiti che l´igiene dell´industria sembra prefiggersi. A tal fine essa, oltre a indicare, valutare e misurare fattori di rischio relativi a malattie, infortuni ed equilibrio socio-psichico, realizza sistematicamente indagini di ricerca rivolti alla prevenzione delle malattie professionali. In un contesto come quello industriale è ovvio che l´attenzione è rivolta in particolar modo all´ambiente lavorativo e agli effetti sul lavoratore, tra le cui componenti possiamo qui elencare:
  • temperatura
  • ventilazione
  • illuminazione
  • campi magnetici ed elettricità
  • radiazioni
  • rumori e vibrazioni
  • gas
  • vapori e fumi
  • polveri e  microorganismi
Esistono dei valori limite entro i quali tutte le componenti elencate non comportano fattore di rischio, né tanto meno determinano l´insorgere di malattie o particolari patologie.
Questi limiti fanno riferimento alla concentrazione delle sostanze tossiche nell´aria cui il lavoratore viene esposto durante la giornata lavorativa, e che viene definita MAC (maximum allowable concentration, e cioè, letteralmente, massima concentrazione permissibile). Ovviamente i limiti imposti dalla MAC non vengono mai raggiunti e la reale concentrazione, seppur oscillante e per questo poco controllabile, è sempre inferiore rispetto al limite imposto. Nonostante questo il controllo dei limiti consentiti non è così facilmente verificabile e non costituisce un elemento di reale sicurezza per la salute del lavoratore, specie se ipersensibile. I rilevamenti della MAC, infatti, vengono affiancati da visite mediche estese a tutto il personale, volte, oltre alla verifica dei dati della MAC stessa, a determinare la presenza o meno di soggetti ipersensibili che verranno assegnati ad attività lavorative meno rischiose e loro ideali.
Costituiscono oggetto di controllo anche l´organizzazione del lavoro, cioè i ritmi e il processo lavorativo cui il lavoratore è soggetto. Turni, routine, rapporto coi colleghi, responsabilità e via dicendo possono costituire, al pari di quelli ambientali, fattori di rischio di notevole rilevanza sulla salute dei lavoratori, specie di natura neuropsichica e sensoriale.
E´ bene inoltre che l´ambiente di lavoro fornisca ai propri dipendenti un´educazione sanitaria adeguata specialmente in relazione a:
  • norme di igiene personale
  • manutenzione ed uso degli indumenti da lavoro
  • manutenzione ed uso dei macchinari
  • conoscenza di base del pronto soccorso

Igiene della Scuola

Per “scuola” si intende tutto quel ciclo evolutivo e di studi che il singolo compie a partire dalla dall´infanzia, fino all´Università. L´ambiente scolastico è una grande collettività ed è di capitale importanza l´azione che essa e il suo corpo insegnanti e collaboratori esercitano sulla popolazione degli studenti, non solo a livello di istruzione e di formazione, ma anche sociale e di igiene mentale. E’ nella scuola infatti che l´individuo sperimenta ogni aspetto della vita sociale, sia in senso  positivo che negativo. L´azione di prevenzione e di promozione alla salute che la scuola opera si riferisce sia alla comunità degli scolari, sia alla scuola in sé come ambiente scolastico, e segue un preciso piano sanitario dettato dal Ministero della Salute.
La profilassi delle malattie infettive si articola, come abbiamo visto in quella militare, in tre fasi principali: la denuncia, l´accertamento diagnostico e, se necessario, l´isolamento. In casi di grave contagio la scuola può anche decidere per un isolamento collettivo, e chiudere per un periodo di tempo stabilito, all´interno del quale verranno effettuare operazioni di disinfestazione, disinfestazione e derattizzazione.
Al fine di ridurre e impedire il contagio, lo stato prevede un nutrito calendario di vaccinazioni destinate soprattutto alla difesa e al potenziamento del sistema immunitario degli studenti e che vengono somministrate dai 3 mesi di vita fino ai 12-14 anni.
Dal Ministero della Salute sappiamo esser obbligatori i vaccini per la  prevenzione di:
  1. Difterite
  2. Poliomielite
  3. Morbillo
  4. Tetano
  5. Epatite virale B
Quando si parla  di igiene dell´ambiente scolastico ci si riferisce non solo all´insieme dei servizi e delle attrezzature di cui la scuola è dotata e che sono necessarie al suo buon funzionamento, bensì anche alle norme secondo le quali l´edificio stesso è stato progettato e costruito. Affinché la scuola possa essere ritenuto un ambiente sano ed igienicamente a norma bisogna rispettare alcuni parametri, in riferimento principalmente a:
  • edificio
  • servizi igienici
  • mensa scolastica
  • palestra
L´ubicazione dell´edificio scolastico deve rispettare alcune fondamentali regole che tengono conto non solo della sua sicurezza, ma anche delle necessità degli studenti, specie nelle primissime età. Oltre ad essere centrale e ben accessibile, ci si preoccuperà, quindi, che il luogo dove sorge la scuola goda anche di un´ottima esposizione al sole, che sia lontana da zone di scarico rifiuti e da acque stagnanti, e che comprenda un´ampia zona da adibire ad attività ricreative.
Per i servizi igienici sono previste regole ben precise, tra le quali l´obbligo di separare la zona delle latrine dalle antilatrine, dove verranno collocati lavabi e fontanelle con acqua potabile. Fatta eccezione che per le scuole dell´infanzia i bagni dovranno essere separati per i due sessi e dovranno comprendere oltre ai vasi di comune utilizzo anche orinatoi e bagni alla turca.
Come i servizi igienici, anche la mensa scolastica dovrebbe essere costituita di vari ambienti adibiti ai diversi usi specifici. Alla cucina vera e propria, infatti, dovrebbe precedere un anti cucina per i vari lavaggi da eseguire. Alcune, più grandi, prevedono anche spogliatoi per il personale addetto.
Nessuna regola in particolare per le palestre tranne per il fatto che, di norma, l´accesso degli studenti dovrebbe avvenire dagli spogliatoi e che quest´ultimi ovviamente sono divisi per sesso.

Igiene Personale

L´igiene personale fa riferimento ad una serie di semplici regole che l´individuo attua personalmente e che sono rivolte alla propria salute psico-fisica.

Sostanzialmente viene attuata attraverso la pulizia della pelle, con particolare riferimento alle mani che, oltre ad essere la parte del nostro corpo che entra maggiormente in contatto con le molteplici realtà microbiche, operano purtroppo un´azione di diffusione batterica non indifferente nel loro entrare in contatto con le mucose della bocca, del naso e degli occhi. L´ambiente che ci circonda è ricco di particelle di varia origine (animale, vegetale, minerale e microbica) che, sospese nell´aria, possono venire a depositarsi sui nostri indumenti e sulla nostra pelle. Questo strato di materiale eterogeneo può essere nocivo al buon funzionamento della nostra pelle e della nostra stessa salute. Di solito i germi che cadono sulla nostra pelle (saprofiti, cioè funghi o batteri che traggono sostentamento da materiale residuo di altri organismi, e patogeni, cioè quegli organismi che generano