La telemedicina è un insieme di metodi medici e tecnologici in grado di fornire prestazioni a distanza, come servizi sanitari e cure per i pazienti; si tratta di una tecnica basata principalmente sulla virtualità della comunicazione, nata per portare aiuto in quei luoghi geografici lontani e remoti che si trovano in condizioni precarie e disagevoli.

I servizi di telemedicina hanno cambiato il mondo a livello di rapporti tra paziente e medico: grazie a queste tecniche è possibile, ad esempio, ricevere diagnosi mediche a distanza, o anche consultare il dottore per un confronto su una terapia, tutto questo grazie a nuove tecnologie (come IOT). La telemedicina viene applicata a diversi settori: teleneurologia, telecardiologia, teledermatologia, consulto tra due medici, telegastroenterologia, teleradiologia e tanti altri, si sta infatti espandendo sempre più.

Per quanto riguarda la telemedicina in Italia, tutto iniziò nel 1976 con sperimentazioni su elettrocardiogrammi da trasmettere a distanza, mediante l’uso di linee telefoniche. Successivamente si riuscirono addirittura a introdurre corsi e master di telemedicina, per esempio all’Università di Pisa, o anche a ottimizzare i risultati con circa 50 aziende occupate nel settore a partire dal 2002, con i servizi che crebbero a dismisura anche grazie a convegni organizzati efficientemente per discutere di questo tema. I servizi di telemedicina creano una lunga serie di vantaggi, sia ai dottori che ai pazienti: sono molto utili a monitorare i pazienti con mobilità ridotta, e in aggiunta permettono di tagliare i costi dell’assistenza medica, in quanto tramite video è possibile ridurre le visite specialistiche e tutto il materiale necessario a controllare i medicinali prescritti; i dottori possono interagire facilmente tra loro per confrontarsi e aggiornarsi, e soprattutto si evita il rischio di malattie infettive tra medici e pazienti.

Lo svantaggio che difficilmente si potrà colmare, è l’impossibilità di sostituire completamente l’assistenza medica di persona con la telemedicina, che ad esempio fa impiegare più tempo per una singola visita, mentre invece in uno studio fisico durerebbe intorno ai 15 minuti. Infine, un altro aspetto da migliorare sarebbe quello della legge: andrebbero riviste le normative esistenti, perché in contrasto con la stessa telemedicina. Questo è in realtà un problema più grande, che abbraccia tutti i campi che hanno subìto un progresso tecnologico ma hanno ancora regolamenti non in linea con i tempi.