La parola Ayurveda è di origine indiana: i termini ayu e veda che significano vita e coscienza, danno a questa disciplina il significato di scienza della vita. Il fulcro della medicina Ayurveda sta nella concezione unitaria di corpo e mente, individuo e spirito cosmico e benessere mentale riportato in quello fisico. La malattia è intesa come un preallarme a livello energetico che, subito dopo, si manifesta a livello fisico.

 

CENNI STORICI
Il primo riferimento scritto all´Ayurveda si ritrova nel Charaka Samhita, un trattato di 500 principi medicinali compilato intorno al 1000 a.C., durante il regno dell´imperatore Kanishka.
 Nel Charaka Samhita si narra che nella notte dei tempi, dopo la creazione dell´uomo, comparvero le prime malattie a ostacolare la vita. Fu un gruppo di persone spinte dalla compassione per tutte le creature afflitte a incontrarsi sulle pendici dell’Himalaya per porre fine a questa situazione. Grazie ad una grande meditazione di gruppo, riuscirono a mettersi in contatto con Indra, il signore degli dei, ma solo uno di loro venne destinato alla conoscenza dell’Ayurveda; il suo nome era Bharadvaja, parola che si può tradurre in colui che porta il nutrimento e i beni.
Bharadvaja istruì sei discepoli della piccola cittadina di Atreya, dove ognuno di loro scrisse un trattato di Ayurveda. La maggior parte di questi testi è andata perduta, ma l’opera di Agnivesa, o pei lo meno una sua parte, è giunta fino a noi nella forma del Charaka Samhita.
Un altro racconto mitologico narra che Dhanvantari, il medico degli Dei, venne mandato da Indra sulla terra per diffondere la conoscenza della medicina.

 

PRESENZA IN ITALIA ED EFFICACIA SULLA POPOLAZIONE
Il metodo Ayurveda è stato abbracciato da centri estetici, centri di benessere, farmacie, aziende, medici, scuole e associazioni. Oltre a persone comuni, anche molti professionisti del campo medico si stanno specializzando nel settore dell’Ayurveda attraverso la formazione offerta da associazioni riconosciute in tutto il mondo.
In Italia il centro più conosciuto è l’Istituto Italiano di Ayurveda, situato a Firenze. Nato nel 1992, il suo padre fondatore è il Professor Bhagwan Dash, che da oltre quindici anni collabora con l’Istituto, recandosi in Italia per insegnare, offrire consultazioni ayurvediche, partecipare a congressi, seminari e per seguire la ricerca in campo ayurvedico in Italia ed Europa. All’interno di questa struttura si possono frequentare i vari corsi studio, che vengono estesi in tutto il territorio italiano grazie al patrocinio dell´istituto fiorentino.

 

TRATTATO DESCRITTIVO
I 3 Dosha
Secondo la visione dell’Ayurveda le molteplici funzioni del corpo vengono governate da tre principi metabolici fondamentali, chiamati: Dosha Vata, Dosha Pitta e Dosha Kapha. Lo squilibrio anche di un solo Dosha porta a scompenso e malattia.
Ciascun Dosha coordina specifiche funzioni:
il Dosha Vata controlla i sistemi nervoso, cardiocircolatorio, respiratorio e osteoarticolare e gli organi escretori. E´ descritto come un Dosha leggero, mobile, instabile, secco e freddo, e rappresenta il principio del movimento e dell´attivazione;
il Dosha Pitta riguarda le funzioni digestive e metaboliche e l´intero sistema endocrino, operando un controllo a livello ormonale. E´ un’essenza calda, acuta e maleodorante che si occupa della trasformazione del cibo in energia, quindi in calore;
il Dosha Kapha è definito come il guardiano del sistema immunitario. Analizza e controlla i fluidi preservando l´integrità dei tessuti dell´organismo, è lento, stabile e pesante.
 Ogni Dosha ha una collocazione specifica nell’organismo: Vata risiede nell´intestino, Pitta nello stomaco e nel duodeno e Kapha nel torace e nella testa.
Per mantenere questi tre elementi nella stessa sinergia occorre seguire delle piccole regole che portino il benessere attraverso un regime di vita sano:
– svegliarsi presto la mattina, bere un bicchiere d´acqua subito dopo il risveglio e praticare degli esercizi respiratori per ossigenare i vari organi del corpo, fare una leggera colazione; – consumare un pranzo leggero e, anziché tornare subito al lavoro, fare una passeggiata, anche di pochi minuti;
– la sera praticare una leggera meditazione prima della cena, in cui non bisogna esagerare con le porzioni. Prima di andare a coricarsi è consigliata una piacevole passeggiata all’aria aperta.

 

L’AYURVEDA NEI CENTRI ESTETICI 
In tutto il territorio nazionale possiamo testare un primo approccio Ayurvedico in qualsiasi centro estetico attrezzato. In queste strutture vengono offerti dei veri e propri massaggi estetici con delle caratteristiche specifiche. Ad esempio, il massaggio modellante, che si avvale di manualità tonificanti come battiture e percussioni e specifiche manualità classiche che stimolano le proprietà fisiologiche del tessuto cutaneo, vivifica con la sua azione il sistema muscolare e cutaneo e stimola in profondità la funzionalità epidermica con un effetto disintossicante.
Il massaggio linfodrenante, invece, permette la rigenerazione completa dei tessuti attraverso il drenaggio linfatico. Il rinnovamento che si ottiene a livello di equilibrio del sistema neurovegetativo comporta un rilassamento psicofisico globale. Inoltre si attua un meccanismo in cui le difese immunitarie dell´organismo aumentano la resistenza contro le infezioni; infatti, grazie al massaggio dei linfonodi si favorisce la fuoriuscita delle cellule dell’immunità, che passano nella linfa e quindi nel sangue. Per i suoi molteplici effetti, il linfodrenaggio manuale è utilizzato nel trattamento del sistema linfatico per la risoluzione dell’edema (accumulo di liquidi) nei decorsi post-operatori, in caso di insufficienza venosa, nel trattamento della cellulite e di svariate patologie linfoedematose post-traumatiche e in gravidanza.
La tecnica del linfodrenaggio è nata in Francia nel 1936, ad opera del Dott. Vodder. La linfa è il liquido che scorre all’interno del sistema linfatico; il suo compito è di ripulire il nostro corpo dalle scorie e dalle tossine accumulate ogni giorno e il percorso che compie nell´organismo è paragonabile a quello del sangue nel sistema circolatorio, anche se il movimento della linfa non è dal battito cardiaco, ma da contrazioni muscolari che spremono il contenuto dei vasi. I trattamenti di linfodrenaggio manuale favoriscono proprio questo scorrimento della linfa nel sistema; i vasi linfatici sono molto delicati ed è per questo che occorre una tecnica molto particolare che non comporti l´uso della forza, ma movimenti docili, lenti, ritmici, armonici, mirati a ricreare l´equilibrio idrico nei tessuti.

 

L’AYURVEDA NEI CENTRI BENESSERE
I centri benessere offrono la possibilità di sottoporsi al massaggio emolinfatico, un trattamento che può essere considerato sia estetico, sia terapeutico. Oltre ai numerosi benefici che ha sul sistema circolatorio, questa pratica è molto efficace per prevenire e combattere l´insorgere della cellulite.
Il massaggio bioenergetico si basa sulla cosiddetta analisi bioenergetica, che ha le sue fondamenta nella teoria secondo la quale tutte le tensioni derivano da un controllo emozionale che si esercita fin dall’infanzia. Permette di sciogliere le tensioni muscolari croniche, favorendo, contemporaneamente, l´espressione delle emozioni. Le manovre utilizzate durante il trattamento, sempre sincronizzate con la respirazione, variano a seconda delle strutture caratteriali, che vengono classificate secondo cinque categorie principali: cerebrale, dipendente, compresso, dominante e rigido. Attraverso il contatto questo massaggio stimola il ripristino della consapevolezza corporea e porta a una maggiore stabilità emotiva. Da un punto di vista fisico favorisce una respirazione ampia e libera, migliora la circolazione sanguigna e linfatica, scioglie i depositi adiposi, facilita la digestione e la funzione peristaltica dell’intestino, tonifica il sistema nervoso e rende più elastici i sistemi muscolare e articolare.
L’AYURVEDA NELLE FARMACIE
Molte farmacie ospitano uno spazio dedicato a questa disciplina, offrendo prodotti a base di minerali, metalli purificati e combinati con acidi fulvici ed erbe, in forma di polveri, pastiglie o infusi. Si tratta, quindi, di composti per lo più di natura fitoterapica, come l’Amalaki (Emblica officinalis), il Trikatu, un composto di zenzero, pepe e pippali (Piper longum), Haridra (curcuma), Brahmi (Bacopa monnieri), Tulasi (Ocimum sanctum), Erand (Ricinis communis), Guduchi (Tinospora cordfolia), Kumari (aloe), Gokshur (Tribulus terrestris).
 Perché possa agire con la sua massima efficacia, ogni medicinale deve essere assunto secondo una specifica modalità di utilizzo. Fra gli effetti benefici di questo tipo di rimedio vi sono la regolazione dell’acidità gastrica e delle funzioni fisiologiche del sonno e il controllo della funzionalità dell’apparato respiratorio.

 

L’AYURVEDA E I MEDICI
Le pratiche ayurvediche stanno avendo riscontri sempre più avendo positivi anche da parte degli esperti di medicina tradizionale; molto spesso i medici offrono in alternativa ai metodi classici la possibilità di utilizzare prodotti e terapie propri dell’Ayurveda adatte alla risoluzione del problema clinico.