Il termine linfodrenaggio deriva dal nome della Ninfa greca Limpha, il cui nome significa “dea dell’acqua chiara”.

Il linfodrenaggio è un massaggio che viene fatto per riattivare la circolazione linfatica all’interno dell’organismo umano, in caso di ristagno o di problemi di ritenzione idrica. All’interno del sistema linfatico, infatti, avviene il filtraggio degli elementi nutritivi e la depurazione dalle scorie. Un cattivo funzionamento di questo meccanismo può causare problemi al sistema immunitario, se il corpo non riesce a drenare i liquidi, le scorie aumentano impedendo anche il corretto funzionamento del sistema immunitario.

Affinché ciò non avvenga, è necessario assicurare al sistema linfatico la velocità costante di scorrimento e la rimozione dei ristagni, proprio per questo motivo è l’ideale per curare edemi e per eliminare, o quanto meno ridurre la cellulite.

CENNI STORICI

Il primo studioso a menzionare l’esistenza della linfa all’interno del corpo umano fu Ippocrate nel IV secolo a.C., tuttavia la sua esistenza è rimasta sconosciuta fino al XVII secolo d.C. quando lo scienziato Gaspare Aselli fece fede alla teoria di Ippocrate e scoprì l’esistenza del sistema linfatico, descritto poi, anatomicamente, da Thomas Bartholin.

Fu solo alla metà del 1800, che vennero affermate le basi del massaggio per curare i problemi del flusso linfatico, grazie allo studio del chirurgo austriaco Winiwarther. Egli spiegò la sua tecnica, la quale si basava su tre azioni fondamentali:

* il massaggio con movimenti circolari;

* la compressione;

* il sollevamento delle estremità per favorire il flusso della linfa;

Questo metodo venne, poi, ripreso da colui che è considerato il padre del massaggio linfodrenante, Emile Vodder, all’inizio del 1900. Il medico danese e sua moglie, mentre si occupavano di pratiche di massoterapia a Cannes, si ritrovarono a curare un gruppo di pazienti affetti da raffreddamento cronico. I coniugi si resero conto che tutti presentavano gonfiori e tumefazione all’altezza del collo, si trattava di noduli. Nonostante il sistema linfatico fosse un argomento non considerato dalla categoria medica, all’epoca, vodder decise di andare contro tutti e iniziò il massaggio sui pazienti con successo. Nel 1936 presentò la sua tecnica a Parigi, durante il congresso Salute Bellezza, attirando l’attenzione di molti esperti del massaggio, fu cosi che nel 1967 nacque la Società per linfodrenaggio manuale del Dr. Vodder.

SCUOLE DI FORMAZIONE, UNIVERSITA’ E CORSI D’AGGIORNAMENTO

Grazie alla sua tenacia, la prima scuola di linfodrenaggio sorse a Walchsee nel 1972, la Scuola del Dr. Vodder si prefiggeva l’obbiettivo di diffondere il metodo e formare professionisti capaci di diffondere la pratica in Europa.

Oggi il linfodrenaggio è uno dei massaggi più usati in ambito sia medico che cosmetico, l’Istituto di Scienze Umane (ISU) è uno dei più accreditati alla formazione di professionisti, inoltre dato l’elevato uso di questa tecnica, anche le università, hanno iniziato a formare gli studenti di fisioterapia a questo massaggio.

PRESENZA IN ITALIA ED EFFICACIA SULLA POPOLAZIONE

Il linfodrenaggio è largamente diffuso in Italia, non solo come pratica cosmetica per ridurre la cellulite e la ritenzione idrica, ma anche come pratica medica per ridurre edemi e accelerare la guarigione alla cura del linfedema.

La sua efficacia è assolutamente indiscussa, inoltre le controindicazioni sono molto limitate, viene usato per migliorare la circolazione, nelle gestanti per aiutare l’organismo a funzionare bene, anche e soprattutto in presenza di un corpo estraneo da portare e nutrire, inoltre viene quasi sempre associato alla chemioterapia dopo un intervento alla mammella per carcinoma.

TRATTATO DESCRITTIVO

Il linfodrenaggio serve a favorire la circolazione linfatica, aumentandone la velocità di scorrimento e permettendo in questo modo la riduzione di cellulite, edemi e linfonodi ingrossati. Inoltre è molto efficace per potenziare le difese immunitarie dell´organismo, aumentando la resistenza alle infezioni. L´effetto benefico, che ha sulla microcircolazione, è indiscutibile, la stessa cosa vale per l´effetto rigenerante.

Il massaggio linfodrenante è particolarmente usato per le persone anziane, le quali spesso hanno problemi circolatori, per le donne con cattiva circolazione e problemi di capillari e vene varicose, viene usato dagli ortopedici per favorire il riformarsi del callo osseo dopo una frattura, viene usato per aiutare la circolazione e l’organismo in generale durante la gravidanza e per velocizzare la cicatrizzazione delle ragadi del capezzolo durante l’allattamento. In estetica è largamente usata il linfodrenaggio al viso per diminuire gonfiori e occhiaie e per distendere la pelle.

Il linfodrenaggio scuote il sistema linfatico e cerca di riattivare la circolazione, grazie a delle manovre ben precise, si tratta di movimenti circolari o pressioni che vanno ad agire proprio sulla pressione della linfa nei capillari.

Affinché il massaggio sia corretto, è necessario che i movimenti siano fatti nella stessa direzione in cui scorre la linfa, ossia verso i linfonodi, inoltre è importante che non si formino degli arrossamenti sulla pelle durante il trattamento e soprattutto, la pressione deve essere lieve e non deve far male. I movimenti devono essere lenti e ritmati per dare un effetto sedativo e rilassante e un’azione antalgica, aiutando così la liberazione da contratture muscolari, strappi o distorsioni.

Il linfodrenaggio NON può essere fatto se il paziente presenta infezioni in fase acuta, tubercolosi, tumori maligni accertati o sospetti ed è controindicato in caso di insufficienza renale, insufficienza cardiaca, asma, ipertiroidismo o vagotonia.