La parola pranoterapia deriva dal sanscrito prana, che significa respiro vitale, forza, energia vitale, luce e dal greco therapeìa, con il significato di cura.
La pranoterapia può agire sul sintomo, per esempio alleviare un dolore, sciogliendo nodi fisici e psichici.

CENNI STORICI

La cura mediante imposizione delle mani è una pratica molto antica; la prima testimonianza a riguardo proviene dall´India e data ad alcuni millenni prima di Cristo. Le mani venivano utilizzate come strumento per la cura di una vasta serie di malattie; il guaritore era colui che utilizzava il prana che era in grado di sprigionare a fini terapeutici. Il concetto di energia vitale, considerata la fonte della vita e necessaria per il benessere e l´armonia, è da sempre presente in tutte le culture, in cui ha preso nomi diversi: se è prana per gli Indiani, è qi per i Cinesi, magh per i Semiti, ka per gli Egizi. Infatti le pratiche pranoterapeutiche sono citate in alcuni papiri dell´antico Egitto, in cui si narra di guaritori in grado di arrestare le emorragie imponendo le proprie mani; interventi simili a questi si ritrovano anche in epoca romana e nella cultura giapponese.
A partire dal XVII secolo l’interesse nei confronti di questa disciplina si riaccese in molti studiosi al di fuori dei Paesi di origine e in molti tentarono di utilizzare dei flussi energetici non meglio definiti per tentare di guarire alcune malattie. Uno dei tentativi più noti fu quello di Franz Anton Mesmer, che elaborò teorie riguardo al cosiddetto magnetismo animale che ebbero molto eco in Europa nel 1800. Secondo Mesmer tutto ciò che era presente nell’universo, uomo compreso, era attraversato da un flusso invisibile di corrente magnetica e la buona salute sarebbe dipesa dall’equilibrio tra il fluido interno e quello esterno all´individuo o, in altri terni dall’armonia tra la forza vitale del singolo e quella universale. Data la sua natura, questa forza sarebbe potuta essere manipolata utilizzando i magneti; la terapia prevedeva bagni in tinozze magnetizzate. Mesmer stesso riconobbe che i successi ottenuti dipendevano soprattutto dalle sue capacità di suggestionare i pazienti e studi medici e scientifici dimostrarono l´infondatezza delle sue teorie, che, comunque, furono importanti per lo sviluppo di pratiche come l´ipnotismo e il sonno magnetico.
 Anche i successi sviluppi della pranoterapia ebbero come base le teorie di Mesmer: nel malato ci sarebbe uno squilibrio di fluido energetico che può essere riequilibrato dal guaritore.
Nel corso del XIX secolo sono stati molti i tentativi di dimostrare sperimentalmente, in laboratorio, la base scientifica della pranoterapia. Tuttavia ancora oggi rimane aperto il dibattito sulla solidità di questo tipo di pratiche.

PRESENZA IN ITALIA ED EFFICACIA SULLA POPOLAZIONE

La pranoterapia è largamente diffusa anche in Italia. In tempi piuttosto recenti diversi ricercatori hanno cercato di dimostrare la base scientifica delle pratiche pranoterapeutiche. Fra gli altri, un gruppo di studiosi del Centro di Ricerche di Bioclimatologia Medica dell’Università degli Studi di Milano ha analizzato gli effetti prodotti da campi bioenergetici umani sul sangue.
Purtroppo capita spesso che alla figura del professionista serio si affianchi una serie di pseudo maghi che sfruttano il fatto che in Italia la superstizione sia altissima e anche chi ha problemi di salute cerca in molti casi di risolverli con pratiche magiche. Un’indagine condotta dal Telefono Antiplagi ha rilevato che il 25% delle persone che richiedono consulti soprannaturali vuole risolvere proprio dei problemi di salute. Ciò pone in una situazione molto rischiosa i veri pranoterapeuti, che sono tutelati da appositi enti, come il Sinape, Sindacato nazionale confederale di categoria dei consulenti operatori delle bio-discipline naturali, della naturopatia, della pranoterapia e dell’estetologia. I professionisti seri lamentano la mancanza di una regolamentazione precisa e, soprattutto, la possibilità di autocertificare la propria competenza nel campo, senza che sia richiesto un controllo di qualità.
Oggi, in base al decreto del 28 aprile 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 122 dello stesso anno, il Ministero della Giustizia riconosce le associazioni idonee alla formazione professionale del pranoterapeuta. Una di queste è l’A.N.P.S.I. (Associazione Nazionale Pranoterapeuti Sensitivi Italiani) di Milano.
Esistono diversi centri sparsi in tutta Italia in cui è possibile rivolgersi a specialisti accreditati del settore. Fra questi, il Centro Studi Pranici Onde di Luce di Ancona, l’Associazione Europea per le Terapie Naturali (A.E.Ter.Na) di Milano e la SIPRA (Società Italiana di Pranoterapia Psicosomatica) in provincia di Roma. Un elenco dettagliato delle strutture presenti sul territorio nazionale è consultabile al sito www.olisticmap.it.

SCUOLE DI FORMAZIONE, UNIVERSITA´ E CORSI DI AGGIORNAMENTO

L’A.N.P.S.I. (Associazione Nazionale Pranoterapeuti Sensitivi Italiani) organizza a Milano un corso abilitante per Biopranoterapeuta Professionale della durata di tre anni. A Roma, invece, è possibile frequentare il Corso di Pranoterapia Psicosomatica, al termine del quale viene rilasciato un attestato che dà il diritto all´iscrizione alla Società Italiana di Pranoterapia Psicosomatica, l’associazione professionale degli ex allievi. Infine, il Centro Studi Pranici Onde di Luce di Ancona organizza corsi e i seminari nel settore.

TRATTATO DESCRITTIVO

La pranoterapia è l’arte di curare con il prana, l’energia da cui ha avuto origine l´universo in tutte le sue forme; si basa, essenzialmente, sull’imposizione delle mani da parte del pranoterapeuta, una persona che ha sviluppato una particolare capacità di gestire e trasmettere il prana.
Benché non esista una prova scientifica del funzionamento della pranoterapia, gli specialisti del settore hanno formulato due teorie. Secondo l’ipotesi psicosomatica la costituzione psicofisica del paziente può incidere sulla comparsa e la progressione delle malattie e, allo stesso tempo, ogni patologia influenza la psiche; ciò significherebbe che tutte le malattie hanno un´origine psicosomatica e sarebbero causate da un eccesso di emotività negativa. Secondo l’ipotesi energetica, invece, l’uomo sarebbe il prodotto di campi energetici e, perciò, micro campi magnetici potrebbero attivare le difese immunitarie dell´organismo e la liberazione di endorfine, molecole ad attività analgesica ed eccitante. In questo caso si andrebbe ad agire sui chakra, punti bioenergetici del corpo umano, per ottenere l’effetto riequilibrante.
Attualmente nei centri di pranoterapia è possibile effettuare un check-up in cui vengono riportati alla luce i traumi emotivi che causano ristagni energetici nel corpo; in seguito vengono diagnosticati i problemi fisici analizzando i chakra. I trattamenti che possono essere effettuati dopo la diagnosi sono diversi. Il classico intervento pranoterapeutico prevede l´azione del guaritore sulla zona malata e può essere, a seconda dei casi, di tipo fisico o emotivo. Alcune persone percepiscono un miglioramento immediato, mentre per altre sono necessarie più sedute.
Il Riequilibrio Energetico consiste nell´individuazione dei flussi energetici vitali di tipo fisico circolanti nel corpo; nei punti non equilibrati viene operata un’armonizzazione per ripristinare il corretto flusso di energia pranica. Nel Riequilibrio Emotivo, invece, viene praticata la stessa tecnica del riequilibno energetico, ma concentrandosi sui canali emotivi; è indicato alle persone che hanno problemi affettivi o che vogliono riequilibrare il loro rapporto con se stessi o con il partner.
Un altro possibile approccio è la Lettura dell’Aura, ossia dell’alone di energia che, secondo alcuni, circonda il corpo di ogni persona sin dalla nascita cambiando colore ed energia durante i vari stadi della crescita. Su di essa si riflette lo stato interiore, il carattere e la salute e, inoltre, serve come uno schermo inconsapevole contro attacchi energetici esterni potenzialmente dannosi. I punti in cui è più intensa sono quelli corrispondenti ai chakra. Durante la pratica vengono analizzati i suoi colori, il loro significato ed eventuali blocchi. Inoltre, in alcuni momenti della vita una scarsa energia può causare l´indebolimento dell´aura; in questi casi è possibile effettuare la protezione pranica, uno schermo che protegge dall´esterno.
L’Apertura dei Chakra, ognuno dei quali rappresenta un aspetto fondamentale della persona, permette di risvegliare rapidamente alcune facoltà intellettive, rendendo il soggetto più sano, creativo e sensibile. Nel momento in cui l’apertura e la chiusura dei chakra diventa un gesto consapevole è possibile esercitare un controllo completo del flusso di energia. Dopo un’analisi del loro stato il pranoterapeuta procede all´apertura di quelli bloccati, permettendo un cambiamento profondo a diversi livelli nella persona. Viceversa, è possibile che alcuni di essi debbano essere chiusi. In seguito all’apertura è possibile effettuare una Pulizia Energetica dei Chakra per eliminare scorie energetiche depositate durante la vita di tutti i giorni.
 Infine, la Psicoterapia Pranica ©, una delle metodiche più recenti, consiste in una forma di analisi della personalità a diversi livelli che viene condotta senza che il paziente parli, in modo da ottenere un’identificazione obiettiva della patologia e di blocchi emotivi profondi che il soggetto potrebbe aver rimosso. Ogni argomento viene in seguito discusso e analizzato insieme dal pranoterapeuta e dal paziente per poi essere trattato per alleviare la tensione generata dall´ostacolo psicologico. Questa tecnica è utilizzata dal Centro Studi Pranici Onde di Luce di Ancona.
Altre pratiche sono l’Analisi Prana di Coppia, l’Indagine di Vite Precedenti e l’Analisi della Vita Presente.