Il Reiki è una disciplina alternativa e naturale scoperta in Giappone nei primi anni del XX secolo; la parola Reiki è composta da due altri vocaboli che includono dei significati molto ampi; Rei, infatti, rappresenta l’ Energia Vitale Universale, e il Ki è l’energia propria di tutte le specie e forme viventi. L’unioni di questi due concetti, scissi se pur affini, ha dato origine a una tecnica di guarigione molto potente  che avviene attraverso l’imposizione delle mani, in maniera simile alla più conosciuta pranoterapia. La differenza con quest’ultima è però sostanziale: l’operatore di Reiki non trasmette la sua energia personale, bensì, l’Energia universale che nell’ambito di questa disciplina è anche nota come Energia d’Amore.

Lo scopo principale intento di Reiki è quello di aiutare e incoraggiare le persone a vivere in un’armonia consapevole e nel totale benessere attraverso la pratica di Reiki.

È molto importante sottolineare che la pratica di Reiki non contrasta né pretende di sostituirsi alla medicina occidentale o della terapia medico-sanitaria

CENNI STORICI

Le origini del Reiki come pratica risalgono alla metà del XIX secolo ad opera del monaco Mikao Usui; la sua biografia è stata alterata e, per certi versi edulcorata soprattutto riguardo alla preparazione universitaria e religiosa del monaco. È noto con sicurezza che Mikao Usui fu “ospite” di un monastero buddista Zen in Giappone; nel monastero entrò Qui venne in contatto per la prima volta con la formula curativa del Reiki, trovata in scritti in sanscrito. Le informazioni acquisite, però non erano esaustive, in quanto non rivelarono le modalità d´attivazione e d´uso dell´energia. Usui continuò le sue ricerche fino a che esse si dimostrarono fruttuose: trovò una formula semplice, attraverso la quale governare l’energia curativa. Usui, quindi, si dedicò alla divulgazione del Reiki su tutto il territorio giapponese. Proprio durante uno dei suoi seminari divulgativi sul Reiki Usui incontrò l’ufficiale di marina Chiujiro Hayashi: nel 1925 questi divenne il primo maestro Reiki. Hayashi riprese gli insegnamenti di Usui e continuò la sua opera, armonizzando di per sé almwno altri 15 maestri. Successivamente aprì una clinica a Tokyo, in cui i guaritori operavano in gruppo sui malati, ospitati nell´edificio, anche ventiquattro ore su ventiquattro. Iniziò pure la pratica a domicilio per le persone che non erano in grado di spostarsi.

Un altro personaggio fondamentale per lo sviluppo e la diffusione del Reiki fu Hawayo Kawamuru, nata nel 1900 nelle Hawai e trasferitasi successivamente in Giappone dove sposò il ricco possidente Saichi Takata.  Dopo un breve matrimonio, spezzato dalla morte del marito, le condizioni di salute della vedova Takata divennero critiche: le vennero diagnosticati un´appendicite, un tumore e dei calcoli biliari. La Takata, però, decise di non operarsi chirurgicamente ma di recarsi presso la clinica di Hayashi per curare la sua malattia.

Gli effetti sulla sua salute furono miracolosi: una piena e totale guarigione tanto nel corpo quanto nello spirito. Dal 1936 iniziò il suo percorso d´armonizzazione Reiki, aprì una clinica nelle Hawai e, diventata maestra di Reiki, fu designata da Hayashi a succedergli. In seguito, fu l´unica a far rimanere in vita la scoperta del Reiki, poichè la seconda guerra mondiale determinò la morte dei maestri in Giappone e la confisca della clinica.

Il Reiki, grazie a lei, ebbe grande diffusione dalle Hawai negli Stati Uniti d´America, poi in Canada ed in Europa. Reiki.

Alla sua morte della Takata sua nipote, Phillis Furomoto, ne continuò l´opera.

Attualmente esistono diverse correnti di Reiki, ma il Reiki originario di Usui, anche detto “Reiki Ryoho secondo Usui”, è probabilmente il più vicino a quello che la Takata importò nelle Hawai e negli altri stati U.S.A dal Giappone.

UNIVERSITA´, SCUOLE E CORSI DI AGGIORNAMENTO

Il trattamento Reiki è una terapia naturale sviluppata in tempi relativamente rapidi tanto che al giorno d’oggi è comunemente praticata in tutto il mondo: la pratica viene esercitata indistintamente a livello globale, anche se le sue origini sono localizzate nella cultura giapponese.

Oggi giorno il Reiki può vantare un numero enorme di praticanti e di professionisti: basta intraprendere un corso Reiki per avere la possibilità di diventare maestri e poter quindi esercitare il Reiki su altri (va detto però che un adepto diventa o meno maestro Reiki previa l’avallo del suo insegnante/maestro). Un così vasto numero di esperti, appassionati, e anche semplicemente curiosi non può non contare su strutture attrezzate e riconosciute a livello istituzionale.

Le scuole Reiki presenti in Italia sono moltissime, ve ne sono in ogni regione; tra le più conosciute si trovano i nomi dei centri “La Città della Luce”,”Scuola Free Reiki”,”Komyo Reiki”,”Holos Reiki-Do Vibration”,”R.A.U. Reiki Amore Universale”,”MondoReiki” e tante altre. Inoltre in aggiunta alle scuole di formazione Reiki sono moltissimi gli operatori indipendenti a cui si può far riferimento: dei free lance del Reiki che intervengono a richiesta del paziente, senza però far parte di alcun ente associativo. Molto importante, poi, in Italia è l’A.I.R.E: Associazione Italiana Reiki il cui fine è quello di promuovere e divulgare eticamente il Reiki attraverso conferenze, manifestazioni, edizioni, gruppi di lavoro, sessioni individuali e di gruppo.

PRESENZA IN ITALIA E EFFICACIA SULLA POPOLAZIONE

La presenza in Italia del Reiki può semplicemente esser letta attraverso un altro dato appena descritto: la quantità delle scuole di formazione, corsi, seminari e convegni che riguardano la diffusione, la pratica e l’aggiornamento costante della tecnica Reiki. In Italia, quindi, anche il Reiki, come gran parte delle medicine alternative, sta attraversando una fase di crescita e sviluppo; sempre più persone ricorrono alla semplicità delle terapie alternative, alla loro efficacia e ai loro metodi non invasivi. Sono stati recentemente condotti diversi studi sul grado di accettazione delle medicine alternative, il livello del consumo e le reali motivazioni degli utenti: i risultati mostrano come le medicine energetiche siano tra quelle a cui più ci si rivolge. In particolare il target medio che ricorre alle medicine complementari è solitamente composto da donne tra i 30 e i 60 anni.

TRATTATO DESCRITTIVO

Il metodo di guarigione Reiki è forse il trattamento naturale più diffuso al mondo: gran parte del suo successo dipende proprio dalla disarmante semplicità con cui agisce. Poiché è semplice, rapido, potente ed efficace, il metodo Reiki è diventato estremamente popolare e la sua diffusione è in continua crescita La guarigione non è causata dal Reiki in sé e per sé, ma il Reiki è in grado di aiutare la persona a mettersi nelle migliori condizioni per riattivare le proprie facoltà di autoguarigione.

Come già accennato il Reiki è efficace, veloce e semplice: basta ricorrere all’intervento di un Maestro o di un operatore Reiki, divisi in primo, secondo o terzo Livello, per riceverne i benefici tramite un ciclo più o meno lungo di trattamenti. Per diventare insegnanti, e quindi impartire il Reiki ad altri allievi,  c’è bisogno di un maestro il Reiki Master grazie al quale è possibile diventare per sempre un canale attivo dell´energia Reiki.

Proprio riguardo ai Master Reiki c’è da fare una grande distinzione; molti insegnanti sono seri, sobri e preparati e il loro intento è quello di insegnare il Reiki e l’amore che esso comporta. Ma il mondo è pieno di gente i cui intenti spesso si allontanano dagli interessi comuni per coltivare, invece, i propri. Quindi è possibile incappare in Reiki Master improvvisati, cialtroni o persino fanatici.

Spesso gli allievi stessi possono rappresentare un metro di misura adeguato: studenti confusi che ricevono poco e male l’esperienza del seminario Reiki, è un palese esempio che hanno trovato un maestro Reiki non all’altezza.

Reiki è una potente energia, una forza di trasformazione; proprio per questa caratteristica va usato coscientemente, con grande rispetto,  con pazienza e con lucida consapevolezza, ma soprattutto con gentilezza. Per questo la preparazione e la formazione dei Master Reiki deve essere lunga e scrupolosa: bisogna diffidare di quelle scuole di formazione che offrono una formazione rapida che non fornisce nessuna garanzia per chi vuole diventare insegnante Reiki; il percorso è lungo ma non difficoltoso: si deve ricordare che l’energia fondamentale del Reiki è quella dell’amore.

È chiaro che un maestro non deve però percorrere le tappe al posto del proprio allievo anzi, una responsabilizzazione da parte dell’insegnante è un atto di fiducia nei confronti dell’allievo al fine di permettergli una autonoma e consapevole indipendenza nelle sue scelte.

Un vero Reiki Master non necessita di controllare e governare la vita altrui: vuole, invece, che le scelte dei suoi allievi e di chi gli sta intorno siano totalmente autonome. Il compito del Reiki Master è invitare l’allievo a riacquisire coscienza e ricontattare se stesso, aprendosi a una nuova consapevolezza, a sviluppare la sua sensibilità e il suo intuito, fino ad accedere alla propria coscienza spirituale.